Teramo, i genitori della Noè Lucidi al sindaco: “La scuola è sicura?”

Con l’uscita degli indici di vulnerabilità delle scuole di Teramo, il Comitato “Progettiamo Bimbi in Sicurezza” chiede con forza il perché sulla Noè Lucidi c’è un asterisco al posto di un coefficiente numerico.

“Dopo l’Aquila 2009 sulla Noè Lucidi, tramite finanziamenti pubblici, vennero eseguiti lavori per accrescere la sicurezza sismica della scuola, che l’ente chiamò di “adeguamento”, ma che di fatto furono di “miglioramento” – dice il Comitato – tanto che l’indice ottenuto fu di 0,659 e non di 1,00 come l’adeguamento prevede per essere tale. Successivamente, a seguito del sisma 2016, la scuola venne sottoposta a controlli da parte dei tecnici della Protezione Civile che riscontrando a vista una inagibilità di tipo B, indicarono ulteriori lavori da eseguire per poter riaprire la scuola”.

E ancora: “Terminati i lavori la scuola riaprì, ma il giorno successivo venne di nuovo chiusa a causa di lesioni presenti sul pavimento del piano superiore, così molti di noi genitori, sbigottiti dall’accaduto, si costituirono nel suddetto Comitato, altri presentarono un esposto alla Procura e altri ancora entrambe le cose, mentre il Sindaco decise di spostare i bambini al Parco della Scienza. Il Comitato comincia allora ad interrogarsi su vari punti e quando un papà, ingegnere, si offre di esaminare la documentazione del progetto di “adeguamento”, questi esprime forti perplessità circa alcuni calcoli tecnici da cui risultava l’indice reso noto di 0,659”.

“Otteniamo allora immediatamente un incontro con Sindaco e Progettista in cui confrontarci su questi dati e fare chiarezza, ma viste le importanti divergenze, il Sindaco decide che al termine degli ulteriori lavori in esecuzione sull’edificio avrebbe provveduto entro una settimana a far ricalcolare l’indice di vulnerabilità dai tecnici incaricati – prosegue il Comitato – Passano settimane, ma alle promesse fatteci non segue nulla, e nonostante nuovi incontri, telefonate e messaggi, ci vengono fatte solo dilazioni che cadono nel vuoto, e dell’indice nessuna traccia. Abbiamo creduto, ancora fiduciosi, di dover aspettare come le altre scuole i nuovi indici, perché ci sono scuole che un indice non l’hanno mai avuto, ma il ricalcolo di quello della Noè Lucidi, alla luce dei dubbi sollevati già ormai 6 mesi fa, ci sembra doveroso da parte della Pubblica Amministrazione, e ci sembra un diritto per noi avere la consapevolezza chiara e certa di dove a settembre manderemo di nuovo a scuola i nostri figli. Vogliamo sapere prima di settembre che grado di sicurezza ha con certezza quell’edificio”.

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