Lavoratori in mobilità, a Pineto l’assemblea della Cisl

pinetoPineto. Si è tenuta questa mattina nel Teatro Polifunzionale di Pineto l’assemblea indetta dalla Cisl di Teramo per discutere della questione riguardante i lavoratori Asu con contratto in scadenza.

Presenti, oltre al sindaco Luciano Monticelli, anche i primi cittadini di Isola del Gran Sasso e di Castellalto, Alfredo Di Varano e Vincenzo Di Marco, che, assieme ai sindaci di Pineto, Sant’Omero e Cellino Attanasio, hanno fatto fronte comune per la ricerca di una soluzione al problema. Punto essenziale dell’incontro è stata la necessità di chiarire una volta per tutte la ricollocazione dei lavoratori interessati che, come più volte ribadito dagli stessi sindaci e dai vertici della Cisl, non può passare per la stabilizzazione.

“Stabilizzazione è una parola che purtroppo dobbiamo cancellare – ha ribadito Luciano Monticelli – perché con le norme attuali non c’è niente da fare. Chiunque vi metta in testa idee di questo tipo, facendovi credere che si tratta di una strada percorribile, sta facendo demagogia pura e non si interessa del vostro futuro”.

Il riferimento è alle recenti dichiarazioni da parte di alcuni gruppi di opposizione pinetesi che hanno appunto chiesto al sindaco Monticelli di procedere con la stabilizzazione dei 17 lavoratori in mobilità. “Se vi dicono che sarete stabilizzati – ha sottolineato anche Piero Angelozzi, segretario della Cisl di Teramo – stanno strumentalizzando il vostro problema. Siamo a lavoro per individuare un percorso per garantire la ricollocazione e non la stabilizzazione”. Come emerso nel corso dell’incontro, l’unica via percorribile sembra essere ormai quella di impegnare i singoli Comuni, secondo quelle che sono le proprie capacità finanziarie, a iscrivere apposite risorse in bilancio da destinare a una serie di attività. “L’obiettivo – ha aggiunto Monticelli – è quello di affidare esternamente alcuni servizi, cosa che ci permetterà di procedere con la ricollocazione di questi lavoratori, introducendo anche una norma di “salvaguardia occupazionale” per i nostri collaboratori, che sarebbero così assunti in via prioritaria dalla ditta o società o cooperativa affidataria dei servizi”.

L’auspicio dei sindaci presenti è quello di non perdere professionalità su cui l’ente ha investito nel corso del tempo e ormai preparate. “Vogliamo garantire un futuro a queste famiglie – è stato il commento di Vincenzo Di Marco – e, allo stesso tempo, non mettere i Comuni in difficoltà numerica, dato che anche gli uffici di collocamento ci hanno detto che non si prevedono sostituzioni”. I primi cittadini che si stanno adoperando per una risoluzione al problema sono stati più volte ringraziati dai vertici Cisl e dagli stessi lavoratori presenti all’incontro.

“Si tratta degli unici – ha precisato Antonio Scuteri, segretario regionale della Cisl di Teramo – che hanno abbracciato una problematica di cui tutti i Comuni erano a conoscenza almeno da dicembre 2011. Gli altri hanno preferito “abdicare” e non fare nulla lasciando ognuno al proprio destino”.

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