Teramo, critiche agli autovelox di Piano D’Accio. La risposta di Fracassa

E’ una lotta tutta interna alla Giunta teramana quella relativa agli autovelox di Piano D’Accio che vede contrapporsi l’assessore Roberto Canzio al collega Franco Fracassa.

Alle lamentele dell’assessore al commercio, che avrebbe parlato di un modo per far cassa, definendo il posizionamento dello strumento di controllo della velocità in un punto infelice in quanto su una strada in discesa dove difficilmente si riesce a mantenere la velocità contenuta entro i limiti previsti, risponde di tutto punto il delegato alla Polizia Municipale, ricordando come unico obiettivo del posizionamento dell’autovelox a Piano D’Accio sia quello di tutelare la sicurezza.

Secondo i dati in possesso del comando di Polizia locale di Teramo, infatti, la statale 80 proprio in quel tratto risulta essere da sempre teatro di gravi sinistri stradali con feriti dovuti principalmente alla circolazione dei veicoli ad una velocità non adeguata. E solo lo scorso anno due di questi hanno avuto anche esiti mortali, con una vittima proprio all’altezza dell’attuale posizionamento dell’autovelox (nei pressi della ferramenta di fronte il supermercato Oasi) e l’altra poco più avanti nei pressi del locale Commerciale Trony.

L’assessore Fracassa, inoltre, ricorda come i controlli su questo tratto di strada rientrino in quelli che mensilmente la Prefettura fa conoscere attraverso i mass media, sottolineando come nel corso del 2017, siano stati 1.475, con una media di 210 al mese, gli accertamenti per violazioni al limite di velocità imposto dall’Ente proprietario della strada, di cui 348 con superamento del limite di velocità ricompreso tra 10 e 40 Km/h.

Inoltre, secondo quanto previsto dal codice della strada, la cartellonistica che avvisa della presenza degli autovelox è ben visibile e, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, i veicoli di polizia stradale durante i controlli, non devono azionare i dispositivi luminosi né quelli acustici.

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