Giulianova, inchiesta Castrum: negata a Di Giacinto visita di don Ennio

Nello Di Giacinto è uno tra gli otto finiti agli arresti nell’ambito dell’inchiesta Castrum su appalti e mazzette e, per i quali, inizierà il processo il prossimo 15 dicembre, salvo richiesta di altro rito da parte delle difese (leggi qui).

Nei giorni scorsi l’ex assessore di Giulianova, ai domiciliari, avrebbe potuto ricevere la visita di don Ennio, parroco della Natività di Maria Vergine proprio a Giulianova, come richiesto dallo stesso sacerdote.

Una richiesta però verso cui il pm Luca Sciarretta (uno dei sostituti titolari delle indagini insieme ad Andrea De Feis) ha espresso parere negativo, definendo l’istanza del parroco “non compatibile” con le esigenze cautelari dell’ex assessore.

Sulla stessa linea il gip Giovanni De Rensis, che ha respinto l’istanza, definendo un’esigenza non indispensabile per Di Giacinto la visita di don Ennio.

“E’ ingiusto – sottolinea il legale di Di Giacinto, Gennaro Lettieri – il pm definisce don Ennio come un individuo che comprometterebbe le esigenze cautelari, integrando il negato incontro come il concreto pericolo che l’imputato possa commettere altri reati. Il gip a sua volta definisce la visita non indispensabile. Eppure l’art.20 della nostra Carta Costituzionale stabilisce che il carattere ecclesiastico ed il fine di religione o di culto di un’associazione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative. Men che meno giudiziarie”.

E prosegue: “All’interno di ogni casa circondariale, non vive un sacerdote, un cappellano che può incontrare qualsiasi detenuto? Il provvedimento è iniquo”.

L’avvocato Lettieri ha intenzione di indirizzare una missiva al vescovo Monsignor Michele Seccia per rappresentargli quanto accaduto.

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