Teramo, riorganizzazione sanitaria. La Cgil torna a chiedere un tavolo di confronto

Un luogo di confronto tra istituzioni e cittadini con regole di funzionamento certe per discutere insieme temi fondamentali per la riorganizzazione sanitaria.

A ribadire una proposta fatta già da settimane è la Cgil che auspica un’occasione di incontro nel quale cittadini, i comitati, rappresentanti dell’associazionismo, possano partecipare alle scelte delle istituzioni che li interesserà e dove possano essere “certificate” le posizioni di politici locali, ed in particolare di quelli regionali, “che spesso variano le loro dichiarazioni sul tema in ragione della posizione geografica in cui le rendono”.

Ed in particolare il segretario della Fp Cgil Teramo, Pancrazio Cordone, torna a chiedere l’istituzione di un organismo intermedio tra la conferenza dei sindaci e la conferenza dei servizi, una sorta di conferenza dei portatori di interesse (Stakeholder), per “chiarire i ‘dove’, i ‘perché’ e gli ‘attraverso chi’ maturano le scelte relative alla sanità nella nostra provincia”.

Un modo, aggiunge Cordone, per dare la giusta trasparenza alle scelte che determineranno il diritto alla salute dei cittadini e per dissipare le voci intorno a possibili riduzioni di servizi che destano preoccupazione, come ad esempio quella che, seppur smentite da una delibera aziendale, vedrebbero la riduzione del day surgery per la chirurgia e l’ortopedia dell’ospedale di Giulianova.

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