Martinsicuro, si finge carabiniere per controllare la ex: scatta il divieto di avvicinamento

Martinsicuro. Era addirittura arrivato a fingersi carabiniere, telefonando sul luogo di lavoro, per sincerarsi che la donna stesse realmente lavorando.

 

E’ solo uno dei comportamenti, in alcuni casi sfociati in vere e proprie aggressioni, che hanno prodotto a carico di un uomo di 54 anni di Martinsicuro, il divieto di avvicinarsi all’ex fidanzata, di comunicare con lei con qualsiasi mezzo e restare lontano dai luoghi da lei frequentati.

 

Nelle ultime ore i carabinieri della stazione di Martinsicuro, diretti dal luogotenente Antonio Romano, hanno notificato all’uomo una misura cautelare personale e coercitiva del divieto di avvicinamento. Provvedimento firmato dal Gip del tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, in linea con la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Greta Alosi. L’uomo, infatti, è indagato per i reati di atti persecutori (stalking), commessi a Martinsicuro nel periodo compreso tra febbraio e giugno.

 

L’uomo, secondo l’indagine, non si era mai rassegnato alla fine del legame sentimentale con una donna del posto, 36 anni, destinataria di minacce e continue molestie. Il tutto negli orari di lavoro, ma anche quando si trovava a casa o si incontrava con le amiche. In poche parole, una situazione che aveva generato nella donna ansie e paure, tanto da temere per la propria incolumità fisica. Nel corso dei mesi, inoltre, il 54enne era solito effettuare appostamenti sotto casa e pedinamenti, per verificare se la donna avesse altre frequentazioni. Spesso aveva anche cercato di riallacciare la relazione, ma di fronte al rifiuto della donna l’aveva anche aggredita. Da quì la denuncia ai carabinieri e l’applicazione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento.

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