Mosciano. Si è tenuta dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Teramo – Sezione distaccata di Giulianova, la prima udienza del processo a carico di Gianfranco Lancione, marito del consigliere di Rifondazione Comunista, Emilia Di Matteo, imputato per il reato di oltraggio a corpo amministrativo, politico o giudiziario a seguito delle vicende avvenute durante il consiglio comunale del 31 Luglio 2010. In quella occasuibe Lancione, infatti, durante una fase del dibattimento particolarmente accesa nei toni ha lanciato più volte monetine verso i banchi della maggioranza costringendo il sindaco a sospendere la seduta.
L’episodio ha spinto il Sindaco Orazio Di Marcello a richiedere la costituzione di parte civile nel procedimento per tutelare l’immagine del Comune di Mosciano Sant’Angelo dichiarando che l’importo del risarcimento che dovesse essere stabilito giudizialmente verrà destinato a fini sociali.
La difesa dell’imputato ha presentato istanza di opposizione alla richiesta del Comune ma il Giudice l’ha ritenuta ammissibile. La prossima udienza, con l’audizione dei testimoni citati da entrambe le parti, è fissata per il 24 maggio.
