Ponte di Campodino: sale la rabbia dei residenti

campodino_ponte_crollatoSant’Omero. “Non esistono cittadini di serie A e di serie B”. Dodici mesi dopo l’alluvione il ponte di Campodino (sul territorio di Sant’Omero) che collega Nereto e Torano Nuovo, è ancora così come lo ha ridotto la pioggia. Una grossa voragine che interrompe la strada e tutto è rimasto come nella notte dell’alluvione. Ad amplificare gli effetti di una situazione che non viene digerita dai residenti e da coloro che utilizzavano la strada per lavoro, c’è anche la vegetazione che cresce, a testimonianza che nulla è stato ancora fatto. Per manifestare il proprio dissenso e accendere le luci sul problema (parecchi ponti sono stati ripristinati, ma di questo non si hanno ancora notizie), questa mattina i residenti della zona hanno organizzato un’assemblea pubblica, in prossimità del ponte crollato.

All’invito dei promotori, sono intervenuti alcuni rappresentanti delle istituzioni: il sindaco di Torano Dino Pepe, l’assessore provinciale Elicio Romandini, i consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Peppino Di Luca e i rappresentanti delle opposizioni consiliari di Nereto e Sant’Omero. E proprio l’assenza dei sindaci di Nereto e Sant’Omero (anche se stamattina era in programma un consiglio comunale) è stata sottolineata dai presenti. “ Le amministrazioni di Nereto e Sant’Omero” hanno detto i promotori dell’assemblea, “ si sono arrogati il diritto di non prendere nessuna decisione di fronte ad un evento disastroso. Cosa che i sindaci dei comuni di cittadine limitrofe non hanno fatto. Noi poveri umani, non volevamo un ponte da 900mila euro, ma ci saremmo accontentati del ripristino della viabilità, come ha fatto la Provincia come al Flaio. La delusione più grande è stato ascoltare che i lavori per la ricostruzione del ponte non sono stati inseriti nei bilanci degli enti. Siamo arrabbiati? Di più. Nella frazione di Villa San massimo di Sant’Omero, esistono tre partite Iva, 12 a Campodino mentre due sono quelle localizzate in via Vespucci di Sant’Omero, senza parlare della miriade di attività delle frazioni limitrofe che percorrono questa strada. Pensate che a questa attività, il ponte interrotto non arrechi danni?”. Le incertezze sui tempi di intervento, dunque permangono. Nella circostanza, il sostegno ai residenti è arrivato anche dai consiglieri regionali presenti, e dallo stesso assessore Romandini, che si augura che attraverso l’erogazione dei fondi Fas possano essere individuate le forme di finanziamento per l’opera, per una somma di poco superiore ai 100mila euro.

 

 

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