Roseto, lotta alla pesca abusiva: la capitaneria sequestra nasse e reti (SERVIZIO/FOTO)

Nasse, reti, cestini, boe. Materiale presente in mare per la pesca di seppie e lumachine ma senza alcuna autorizzazione.

Operazione degli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di Roseto, coordinati dal comandante Giovanni Minonne, alle prime luci dell’alba, per contrastare il fenomeno della pesca abusiva. Le autorità marittime hanno preso il largo a bordo del gommone della Guardia Costiera di Giulianova per setacciare il tratto di mare tra Roseto e Cologna Spiaggia.

Individuate alcune strane boe gialle di segnalazione, senza alcun numero di riferimento di licenza che invece i pescatori professionisti del settore della piccola pesca hanno e riportano sulle loro attrezzature. Quando hanno salpato la prima boa, gli uomini del locamare hanno tirato su una cima di un centinaio di metri dove erano legate una quindicina di nasse.

Durante l’operazione sono incappati anche con oltre 250 metri di reti a tramaglio e una serie di cestini per la pesca delle lumachine. Non c’erano pesci e seppie in quelle attrezzature. Probabilmente erano stati tolti dalle piccole gabbie la sera prima dagli abusivi. I controlli eseguiti all’alba rientrano nell’ambito di quei servizi pianificati contro la pesca abusiva, fenomeno che in questo periodo si accentua.

Nei giorni scorsi, tra le altre cose, c’era stata anche la segnalazione di un pescatore subacqueo che aveva rischiato di finire imbrigliato nelle reti a tramaglio che erano state sistemate, abusivamente, a meno di 200 metri dalla riva, al di qua dagli scogli, nella zona nord di Cologna Spiaggia. Le indagini avviate dalle autorità marittime mirano ora ad identificare i responsabili, che rischiano una denuncia penale. Ma non sarà un’impresa facile.

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