Val Vibrata, tariffe troppo alte per lo smaltimento dei rifiuti: la Regione dà ragione all’Unione dei Comuni

pompizi_albertoAlberto Pompizi può cantare vittoria. Si è finalmente conclusa la lunga querelle relativa all’aumento smisurato delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti. Un vero e proprio “far west” lo ha definito il primo cittadino vibrati ano, che ha tenuto con il fiato sospeso l’Unione dei Comuni per diversi mesi.

“Una lunga battaglia iniziata il giorno dopo la mia elezione” racconta Pompizi “quando in Comune ci siamo resi conto che circa 600 famiglie non pagavano la Tarsu e i costi si riversavano, dunque, sulle restanti in regola. Abbiamo, quindi, avviato gli accertamenti, grazie ai quali siamo riusciti a ridurre la tariffa di circa il 30 per cento (Sant’Omero è l’unico della provincia di Teramo ad averlo fatto, conquistando dal 1998 ad oggi il titolo di Comune riciclone con il 70 per cento di raccolta differenziata, ndr)”.

La sorpresa è arrivata quando il consorzio smaltimento rifiuti di Lanciano, ossia la discarica di Cerratina, dove venivano smaltiti i rifiuti, un giorno ha deciso di aumentare la tariffa. “Lo ha fatto senza alcuna autorizzazione da parte della Regione” lamenta ancora Pompizi “arrivando ad accumulare un tesoretto da 18milioni di euro, ovviamente a danno dei Comuni. Per qualche mese abbiamo subito, ma a settembre abbiamo deciso di rimandare indietro le fatture ed aprire un contenzioso, chiedendo l’intervento della Regione”. Da allora sono trascorsi diversi mesi e nel frattempo aumentava anche il costo del conferimento in discarica da parte della Eco Consul di Ancarano, passato da 160 a 170 euro a tonnellata. “Ovviamente, abbiamo contestato anche in questo caso, diffidando al contempo la Regione a fornirci una risposta in merito”. La tanto attesa risposta è arrivata nei giorni scorsi, quando la Regione Abruzzo si è pronunciata sulla questione ed ha stabilito che gli aumenti, sia quelli di Cerratina che quelli della Eco Consul, non sono affatto dovuti. “Tenuto conto” si legge nella nota “che lo scopo delle disposizioni regionali in materia di tariffe di conferimento in impianti ubicati in province e/o Ato diversi è proprio quello di evitare forme speculative connesse all’emergenze ambientali, si prende atto della difformità, al disposto regionale, delle tariffe di conferimento applicate presso la discarica di Lanciano e si chiarisce che, salvo ulteriori verifiche, si applicano le tariffe vigenti alla data di entrata in vigore della DGR 304/2009”. Dunque, niente aumenti, le somme restano quelle concordate e previste dalle disposizioni regionali.

E tutto questo, aggiunge Pompizi, porterà ad un risparmio, per l’Unione, di circa 1milione e mezzo di euro. “A questo punto non rimane altro che rifare i calcoli, una sorta di conguaglio per accertare la somma realmente dovuta. Quello dei rifiuti è un pianeta estremamente delicato, ma bisogna essere determinati. E io lo sono stato. Non lascerò che un quintale di rifiuti da buttare costi più di un quintale di grano che costa sudore e sacrificio”.

Archiviato questo capitolo, ora Sant’Omero e l’intera Unione dei Comuni della Val Vibrata guardano al futuro.

E nel futuro c’è la chiusura della discarica di Sant’Omero, che Pompizi ha definito “una ferita ancora aperta sul territorio”. L’intenzione è quella di riempirla con sovvalli (ossia rifiuto secco), per poi coprirla, una volta raggiunta la capienza massima di 40mila metri cubi, con pannelli solari utili per la produzione di energia da mettere a disposizione del territorio. Un’operazione che potrebbe concludersi nel giro di un anno, tenendo presente che solo la Vibrata produce ogni anno 30mila tonnellate di rifiuto secco ogni anno. Il resto potrebbe essere coperto da altri Comuni, che potrebbero quindi conferire a S.Omero l’indifferenziato. “Il 26 gennaio prossimo” conclude Pompizi “ci sarà un incontro per il rinnovo delle autorizzazioni. A quel punto, nel giro di due o tre mesi, e burocrazia permettendo, si potrebbe già cominciare a conferire nella discarica vibratiana”.

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