Teramo, ‘insegnanti senza titolo’: lettera aperta di due genitori

letteraTeramo. Si dicono “sbalorditi e indignati” per quanto è accaduto. Sono due genitori teramani, che hanno inviato una lettera aperta al nostro giornale, nella quale denunciano una situazione vissuta direttamente il giorno in cui hanno deciso di iscrivere il loro bambino ad una scuola di musica.

Questo il testo della lettera.

 

Buongiorno,

siamo due genitori di Teramo sbalorditi ed indignati di quanto ora le scriveremo. Sia io che mio marito abbiamo studiato e amiamo profondamente la musica per cui, avendo un figlio che quest’anno compierà sei anni, avevamo deciso di accostarlo al mondo musicale. Inizialmente avevamo pensato a qualcosa di divertente e “soft”…magari un coro dove il piccolo potesse stare assieme ad altri bambini e divertirsi facendo musica; essendo a Teramo avevamo pensato quindi al coro Verdi che ha una sezione per voci bianche i “Pueri Cantores” e che a livello qualitativo ha sempre portato alto il nome della nostra città per cui avevamo pensato che sicuramente avremmo incontrato professionalità e competenza. Qualche dubbio però ci è sorto quando, procurato il volantino delle iscrizioni al coro, abbiamo constatato mancare il nome del Maestro….per cui siamo andati sul sito del coro Verdi e li abbiamo letto che il Maestro è una persona a noi sconosciuta. Bene, abbiamo scritto poco fa che sia io che mio marito abbiamo studiato entrambi musica, abbiamo fatto alcune ricerche e cosa è venuto fuori? Questo “Maestro” non ha nè una laurea, nè un diploma di alcun genere in musica…è semplicemente una studentessa del Braga della classe di canto! Mio marito ed io, sbigottiti, decidiamo dunque di rivolgerci all’istituzione musicale per eccellenza della nostra città, ossia l’istituto musicale “Braga” e veniamo a conoscenza che c’è una classe di propedeutica musicale, dove gli allievi apprendono le basi della musica e imparano a mettere le mani su un pianoforte; noi felicissimi pensiamo che se l’insegnante è all’altezza di insegnare l’impostazione di una mano sul pianoforte di sicuro è un pianista diplomato…pensavamo finalmente di aver trovato ciò che era al caso nostro…certo, la retta da pagare era consistente, ma infondo chi non darebbe il massimo per il proprio figlio? Ma improvvisamente la presa di coscienza…anche al Braga l’insegnante di propedeutica è la stessa persona… non laureata, non diplomata in musica e tantomeno in un istituto magistrale (magari potevamo pensare avesse delle basi di pedagogia o cose del genere!) e tantomeno con alcun titolo da pianista (e mio figlio dovrebbe imparare a mettere le mani su un pianoforte da una che non ha neanche uno straccio quinto anno di pianoforte principale?). Ora dico, noi come coppia abbiamo tantissimi amici musicisti diplomati, laureati (e anche con più di una laurea) e che hanno anche fatto la SSIS e che sono a casa, disoccupati…abbiamo tanta gente competente a passeggio. Per quale motivo dovrei io, madre, pagare un corso preaccademico di propedeutica con una perfetta incompetente tanto quanto un corso preaccademico con un maestro diplomato e qualificato? Per quale motivo nella nostra città la formazione culturale dei nostri figli viene considerata spazzatura? E dove mettiamo poi il riconoscere e aver rispetto gli anni di studio, la passione, il sudore…di quanti hanno fatto la scelta di diventare insegnanti di musica, di dedicarsi ai nostri figli e invece restano a casa, cedendo il posto al primo che passa sotto il portone di piazza Verdi? E poi mi chiedo…possibile che per l’insegnamento di queste materie (comunque importantissime) non ci sia una graduatoria di merito? (perchè in cuor mio non mi resta che sperare che una graduatoria non ci sia per niente…altrimenti non voglio neanche immaginare di come vengano calcolati i punteggi).

 

Due genitori


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