Latitante si nascondeva a Colonnella: ai carabinieri mostra documenti falsi

Colonnella. Da oltre tre mesi era irreperibile. Si era allontanato dalla provincia di Bergamo, dove beneficiava di una misura alternativa alla detenzione, ed aveva trovato ospitalità a Colonnella.

 

A oltre 500 chilometri di distanza. I carabinieri della locale stazione lo hanno stanato questa mattina all’alba, dopo giorni di appostamenti. Ai militari ha esibito una carta d’identità (valida per l’espatrio) falsa.

E’ finita questa mattina la latitanza di Salvatore Francesco Pantè, imprenditore di 42 anni, siciliano di origine ma residente a Gorlago (Bg). L’uomo, condannato a 6 anni e mezzo di reclusione per il reato di truffa aggravata, nell’ottobre del 2015 era stato ammesso a godere della misura alternativo alla detenzione.

 

Dallo scorso 20 dicembre, però di fatto era irreperibile e sul suo conto pendeva un ordine di revoca alla misura di affidamento in prova al di fuori del carcere di Bergamo (dove aveva scontato una parte della condanna) Provvedimento di revoca emesso dal tribunale di Sorveglianza di Brescia circa un mese fa. L’uomo, nel frattempo, aveva fatto perdere le sue tracce, con la convinzione di riuscire a nascondere la sua latitanza nella tranquilla Colonnella. Piano, però, che è fallito visto che è stato rintracciato e poi arrestato.

 

Nello specifico, l’imprenditore è accusato ora anche di esibizione di un documento d’identità falso.

Dopo le formalità di rito, Salvatore Francesco Pantè è stato associato nel carcere di Castrogno.

 

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