Ricostruzione a Teramo, gli architetti alla Cna: “Chiarire che offrite solo consulenze”

Un invito a chiarire ai propri associati che l’offerta dei di uno “sportello tecnico con staff di ingegneri qualificati in ricostruzione” attivato dalla Cna di Teramo con assistenza gratuita, è solo un servizio di consulenza che non comporta, dunque, un obbligo dell’affidamento di eventuali lavori ai tecnici indicati.

Dopo la nota critica inviata dall’ordine degli ingegneri di Teramo all’associazione di categoria che ha rispedito al mittente la richiesta di fare un passo indietro, ad esprimere delle perplessità a riguardo è anche l’ordine degli Architetti di Teramo che ha scritto all’associazione degli artigiani per chiedere che forniscano ai propri iscritti alcune specificazioni.

Intento della Cna, infatti, era l’informativa di un team di professionisti a disposizione di quanti volessero per l’assistenza “nelle procedure di rilevazione danni, ricostruzione e ottenimento indennizzo previsto dalla legge per attività produttive e abitazioni” con assistenza ed espletamento delle procedure gratuiti.

Nella lettera alla Cna, l’ordine degli architetti chiede invece di chiarire quale tipologia di incarico è stata conferita ai tecnici scelti e se essi operano per conto dell’associazione o come singoli professionisti e se la loro retribuzione venga direttamente dalla Cna o se scaturirà da un eventuale incarico conferitogli dagli iscritti. Inoltre si chiede quale sia stata la procedura per la scelta dei tecnici, con l’esclusione della figura professionale dell’architetto.

“Dobbiamo sottolineare”, si legge nella nota a firma del presidente dell’ordine, Giustino Vallese, “come il vostro avviso possa far nascere equivoci sulla natura gratuita delle prestazioni (prestazioni che, nel caso specifico, vengono retribuite all’interno del rimborso dato dallo Stato), e sulla fantomatica ‘abilitazione alla compilazione degli indennizzi’, competenza che tutti i tecnici hanno, non necessitando di alcun atto abilitativo ulteriore rispetto all’iscrizione all’Ordine professionale”.

Per questo motivo, dunque, la richiesta di chiarimento, “per evitare pesanti condizionamenti in un regime di libero mercato già fortemente perturbato dall’azione di alcune categorie di professionisti, singoli o associati, che millantano una competenza esclusiva nelle materie relative alla rilevazione dei danni e alla ricostruzione post sisma”.

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