Tortoreto, l’ultimo saluto a Demetrio Di Silvestre FOTO VIDEO

Tortoreto. Un ultimo passaggio davanti casa, dalla quale era andato via lo scorso 15 novembre. Poi il rito funebre, in un silenzio irreale, segnato dalle parole di conforto del parroco e dai visi segnati dal dolore dei familiari, ancora senza spiegazioni per un omicidio che non sembra trovare una spiegazione.

 

Si sono tenuti questa mattina nella chiesa di Santissima Maria dell’Assunta, a Tortoreto, i funerali di Demetrio di Silvestre, l’artigiano di 56 anni ucciso e poi carbonizzato alle pendici del Monte Ascensione oramai 4 mesi fa.

Amici, parenti e conoscenti hanno preso parte al rito funebre.

Una cerimonia funebre nella quale sono riecheggiate le parole del parroco, padre Gregorio.

 

“La morte è libertà dell’anima ha detto durante l’omelia”, chi si è macchiato del delitto non ha Dio nel corpo. Nel caso di Demetrio si sono accaniti martoriando il corpo”. Il parroco ha usato parole di conforto per i familiari (la moglie Genni e il figlio Gianmarco), ringraziando coloro che hanno voluto dare l’ultimo saluto al piastrellista “la vostra presenza qui è la testimonianza che Demetrio ha lasciato un segno nel vostro cuore”.

 

In tanti si sono stretti al dolore della famiglia, che porta soprattutto nel cuore il dolore e la sofferenza per una vicenda che presenta al momento tanti lati oscuri. Dal movente, alle ragioni dell’omicidio e dall’identità di coloro che hanno dapprima ucciso e poi cercato di disfarsi del corpo del povero artigiano di Tortoreto. Persona descritta come un grande lavoratore. I resti di Di Silvestre, ciò che è stato recuperato sul Monte dell’Ascensione, sono stati poi tumulati nel cimitero di Tortoreto.

 

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