Teramo, che fine farà l’istituto Comi? Lettera aperta degli studenti

istituto_comiTeramo. “Amen! E’ finita un’epoca: lo storico istituto “V.Comi” chiude per liquidazione”. Inizia così la breve ma sentita lettera aperta inviata dagli studenti della scuola teramana.

“Silenziosamente e senza colpo ferire” scrivono “gli studenti verranno trasferiti in altri istituti della città. Dalle notizie poco chiare che ci pervengono dai mezzi di informazione, preside e professori, sembra che l’indirizzo turistico, il primo ad essere stato accolto a Teramo appunto dal nostro Istituto, verrà strappato dalle proprie radici e spostato all’Istituto Di Poppa. Così facendo il Comi perderà l’esclusiva di formare specialisti nel settore del turismo. Le competenze fornite, infatti, da tale indirizzo di studio sono particolarmente importanti per l’economia della nostra provincia nella quale il settore turistico rappresenta una risorsa indispensabile. Trasferendo l’indirizzo turistico si perderebbe, inoltre, la possibilità di poter studiare una terza lingua straniera, prerogativa che da sempre ha l’istituto Comi con lo studio della lingua tedesca, oltre che di quella spagnola da ormai due anni”.

E i disagi non cambiano nel caso dell’indirizzo Igea, per tutti “ragioneria”, che “andrebbe a terminare una storia centenaria, come testimoniava Clementina, la prima diplomata del Comi che ha vissuto più di cento anni, arrivata fino ai giorni nostri per ricordare agli studenti e alla città l’importanza leggendaria dell’istituto da sempre sito in Viale Bovio. Addirittura l’indirizzo Igea sarebbe vittima di una nemesi storica: dopo aver generato l’istituto B. Pascal verrebbe da esso stesso fagocitato”.

Di fronte a tutto questo, gli studenti non ci stanno: “ci sentiamo parte della grande tradizione del Comi vecchio stampo e, quindi, abbiamo pensato di scrivere questa lettera aperta per esprimere il nostro disagio che abbiamo esplicitato anche stamane a scuola, organizzandoci in gruppi in vista di possibili azioni per manifestare il nostro dissenso, sensibilizzando anche coloro che in passato hanno preso parte di questa grande famiglia. Lanciamo un appello a tutti gli ex studenti e ai nomi noti della nostra città, orgogliosi di aver frequentato il Comi quando c’è da parlare ma non quando c’è bisogno di correre in suo aiuto. Se sarà necessario senza dubbio noi ci saremo e senza problemi faremo la nostra parte”.

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