Teramo, possibile una mobilitazione bis a Roma. Brucchi: “Non abbassiamo la guardia”

Con l’inizio dell’iter parlamentare per la discussione degli emendamenti al Decreto sisma che riguarda l’Abruzzo, in programma il prossimo 20 marzo, prenderà il via il percorso che, si spera, possa portare all’approvazione delle richieste presentate dal territorio teramano. E’ questo l’auspicio del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che spera di poter vedere accettati tutti quei provvedimenti richiesti, necessari per far risollevare un territorio martoriato da sisma, maltempo e frane e che ha bisogno di aiuti concreti e immediati.

Ma proprio per far sentire al Governo la voglia di ripartire che arriva dal territorio teramano, Brucchi conferma un possibile ritorno a Roma proprio durante la discussione in Parlamento, in modo da “far sentire la pressione” e mantenere alta l’attenzione sul proprio territorio. Una nuova mobilitazione, dunque, che potrebbe essere organizzata proprio in questi giorni, insieme agli altri colleghi del territorio provinciale, proprio per non abbassare la guardia.

Il percorso degli emendamenti può contare sul fatto che non ci sarà la fiducia, per cui dovrebbero esserci tutte le carte in regola per una discussione approfondita e motivata, prima di arrivare alla votazione.

Ampliamento del cratere, sostegno alle imprese, 10 mila euro alle case di categoria A, sgravi per tempi più lunghi, sono solo alcune delle richieste presentate che, secondo Brucchi, possono essere sintetizzate tutte nell’approvazione di provvedimenti che facciano ripartire un territorio che, senza di essi, rischia davvero lo spopolamento.

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