Notaresco, per il sindaco Di Bonaventura il Cirsu va chiuso in fretta

“Con le giornate che iniziano a riscaldarsi il cattivo odore che proviene dagli impianti di Grasciano si fa sempre più intenso. Il Cirsu è fallito e tutte le attività devono essere sospese”.

Lo ha detto senza mezzi termini ieri sera il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura nel corso dell’incontro che si è tenuto a Giulianova e che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti dei sei Comuni consorziati. Ha alzato i toni il primo cittadino di Notaresco che ha ribadito che l’esperienza Cirsu è ormai da considerarsi finita su tutti i fronti. Perché così come stanno andando le cose, la situazione non è più sostenibile.

Il fallimento è del 10 settembre del 2015, nei mesi successivi, anche sotto il controllo di ben tre curatori fallimentari, sono state riscontrate diverse criticità. Per Di Bonaventura dunque è giunto il momento di scrivere la parola fine sul Cirsu e di iniziare a pensare a qualcosa di completamente diverso.

Il sindaco non ne vuol più sapere, soprattutto dopo che un imprenditore ha deciso di investire centinaia di migliaia di euro per la realizzazione proprio a Grasciano di una nuova fabbrica di mobili che dovrebbe garantire un buon livello occupazionale. Le attività all’impianto Cirsu di Grasciano rappresenterebbero un problema per via del cattivo odore, che oltre tutto crea disagi anche a bar e ristoranti della zona.

Di Bonaventura dunque è stato chiaro. In caso contrario, non esiterà un solo istante con azioni forti per tutelare soprattutto la salute dei suoi concittadini e dei residenti di tutte le aree limitrofe.

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