Teramo, emergenza sisma: Comitato scuole sicure dal Prefetto

“Un incontro proficuo in cui sono state mostrate attenzione e partecipazione e che ci lascia ben sperare”. Appare soddisfatta Leda Ragas, portavoce del Comitato scuole sicure di Teramo, al termine dell’incontro e avuto questa mattina in Prefettura con i rappresentanti delle amministrazioni comunale e provinciale, dei dirigenti scolastici, dell’Università e dei Vigili del Fuoco e il Prefetto Graziella Patrizi. Un rapporto, quello  tra genitori e istituzioni, che, dopo i primi momenti di attrito sembra essersi ricomposto e viaggiare verso una fruttuosa collaborazione.

La richiesta era stata fatta all’indomani della scossa di 3.6 dello scorso 14 febbraio che aveva mandato in tilt l’intera città con il caos dell’uscita degli alunni dalle scuole, il blocco del traffico e le differenti decisioni prese dai dirigenti di far rientrare in classe i ragazzi o di farli venire a prendere dai genitori, proprio per concordare alcune strategie comuni che evitassero il ripetersi di quella situazione.

“Abbiamo potuto constatare come sia stato fatto un importante lavoro con gli alunni”, ha detto la Ragas, “con una costante preparazione in tutte le scuole. Ma, proprio per evitare che, in caso di nuova emergenza, ci si ritrovi in situazioni analoghe a quella di febbraio, abbiamo chieste che in tutte le scuole si possa attuare un protocollo di evacuazione comune, cosicché anche i genitori che hanno magari figli in scuole diverse, sappiano con chiarezza cosa devono fare e siano tranquilli del fatto che i loro ragazzi li aspettano in un posto sicuro”.

Saranno due, dunque, le direttive sulle quali il Comitato continuerà a lavorare. Con l’amministrazione comunale per rendere sempre più fruibili i piani di emergenza che già ci sono ma che in tanti ancora non conoscono e per verificare se sia possibile migliorare la viabilità intorno alle scuole. Con le dirigenti scolastiche per organizzare un modo valido e rapido per effettuare le comunicazioni alle famiglie in caso di emergenza.

“Infine”, conclude la portavoce, “abbiamo chiesto che continui ad esserci nelle scuole la presenza della Protezione Civile che garantisce una maggiore sicurezza per tutti”.

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