Controguerra, prostitute e delinquenti nel bar: scatta la chiusura per 15 giorni

Controguerra. Quindici giorni di chiusura del pubblico esercizio, meta di personaggi con precedenti nel mondo della prostituzione e dello spaccio di stupefacenti.

 

Questa mattina, sulla scorta di un provvedimento emesso dal questore Enrico De Simone, i carabinieri della stazione di Corropoli (diretti dal comandante Francesco Farinaro) hanno apposto i sigilli del Bar Audax di Controguerra, lungo la bonifica del Tronto.

 

Nello specifico si tratta di un provvedimento di sospensione dell’attività di pubblico esercizio per 15 giorni (articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Il provvedimento del questore nasce da un’indagine avviata dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica che lo scorso mese di febbraio aveva portato all’arresto di Irene Luciani, 51 anni barista e Filippo Capecci di 38 di Spinetoli per concorso in tentata estorsione e ricettazione.

Il provvedimento di chiusura è stato notificato questa mattina alla titolare del bar di Controguerra, Irene Luciani, anche alla luce di una serie di controlli disposti dalla compagnia di Alba Adriatica (diretta dal maggiore Emanuele Mazzotta) che sono stati effettuati nel locale, frequentato da prostitute e soggetti con precedenti per ricettazione e spaccio di stupefacenti.

Il bar in questione negli ultimi anni è stato già al centro di episodi di cronaca. Struttura che in due diverse circostanze (maggio 2014 e novembre 2015) è stato anche interessato da altrettanti incendi di natura dolosa.

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