Teramo, assunzioni Asl. Cgil: “Basta col fumo negli occhi, si stabilizzino i precari”

Il dubbio che da parte della Regione ci sia solo la volontà di “continuare a soffiare fumo negli occhi dei cittadini, esaltando le insufficienti e doverose assunzioni alla Asl di Teramo per continuare a mortificare la sanità pubblica della provincia di Teramo”.

Un invito a guardare con più attenzione quanto si stia realmente facendo in Abruzzo per risolvere i gravi problemi che riguardano la situazione sanitaria, arriva dal segretario provinciale della Fp Cgil di Teramo, Pancrazio Cordone, che chiede alla Regione di aprire subito un tavolo di confronto con le rappresentanze dei lavoratori, perché i cittadini della provincia di Teramo non debbano vivere sulla propria pelle la differenza tra sistemi sanitari territorialmente adiacenti.

Cordone, infatti, sottolinea come le assunzioni fatte dalla Asl, necessarie e urgenti, coprano in realtà solo un terzo circa delle cessazioni che si sono avute in questi anni per pensionamenti e che non recupererebbero affatto la differenza che esiste tra la dotazione organica della Asl di Teramo rispetto a quelle delle altre Asl d’Abruzzo, inferiore di circa 700 unità rispetto al resto della regione, causando quindi una penalizzazione evidente per la provincia aprutina oltre ad alimentare la mobilità passiva.

Per il segretario teramano, dunque, è necessario che si proceda subito ad una legge che stabilizzi i precari e si facciano le nomine necessarie per procedere all’assunzione di dirigenti medici, attraverso la nomina dei componenti delle commissioni che li devono selezionare, sbloccando un sistema che possa garantire maggiori servizi e qualità ai cittadini pazienti.

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