Pineto, morte di Marco: “Medico doveva usare defibrillatore”

Come chiesto dal gip De Rensis, il sostituto procuratore Stefano Giovagnoni ha formulato l’imputazione a carico del medico del 118 che, in una prossima udienza preliminare, rischia il processo per la morte del piccolo Marco Calabretta di Pineto.

Per la procura, che inizialmente aveva chiesto l’archiviazione, il medico del 118 intervenuto sul posto avrebbe dovuto usare il defibrillatore per il piccolo di nove anni che si trovava in una situazione di tachiaritmia ventricolare.

Il bimbo, affetto da cardiomiopatia ipertrofica, si è sentito male mentre si allenava al “Mariani-Pavone” di Pineto con i compagni di squadra ed è poi deceduto.

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