Martinsicuro, auto incendiate: tutela per il giudice Tommolini. Sale la preoccupazione in città

attentato_martinsicuroMartinsicuro. Misure di sicurezza a tutela del giudice Marina Tommolini e una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Sono questi i riscontri del vertice che si è svolto questa mattina in prefettura, a Teramo, alla luce dei due atti intimidatori che si sono verificati venerdì notte a Martinsicuro, quando sono state incendiate le auto del gip del tribunale di Teramo e del maresciallo del reparto operativo dei carabinieri, Spartaco De Cicco.

Alla riunione del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica hanno preso parte i rappresentanti della prefettura, della magistratura e delle forze dell’ordine. Nessuno, ovviamente, sembra sottovalutare quanto accaduto nei giorni scorsi, anche perché il doppio episodio, che si è verificato quasi in simultanea, rappresenta un segnale chiaro che la criminalità sembra aver voluto dare ai rappresentati delle istituzioni. Il prefetto Eugenio Soldà, pur non sottovalutando la gravità degli episodi, ha chiesto di abbassare i toni, mentre sarà garantita una maggiore presenza di forze dell’ordine nella cittadina, mentre sono state pianificate delle forme di tutela particolari al magistrato oggetto dell’azione intimidatoria. Preoccupazione è stata espressa anche dal capo della procura di Teramo, Gabriele Ferretti. Nel frattempo, anche a Martinsicuro sale la soglia della preoccupazione per la pericolosa escalation che certi episodi hanno assunto nell’ultimo scorcio. Il consigliere comunale Massimo Vagnoni è tornato a chiedere un posto di polizia, “ richiesta questa avanzata da tempo”, ha detto, “ ma alla quale sono state sempre fornite delle risposte generiche”. Le indagini affidate al reparto operativo provinciale dei carabinieri, intanto, proseguono e si continua a mantenere uno stretto riserbo.

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