Pineto, quando i sogni possono trasformarsi in un ‘incubo’: lettera aperta di un turista deluso

pinetoPineto. Pubblichiamo di seguito una lettera inviata da un lettore/turista romano che, con la sua famiglia, ha deciso di acquistare casa a Pineto. Un sogno realizzato, dopo 40 anni, che all’improvviso ha svelato contorni poco piacevoli per chi, dopo un anno di lavoro in una grande città, sceglie una “piccola” località della costa teramana in cerca di pace e tranquillità.

Da venerdì scorso, 4 novembre, io e mia moglie siamo diventati proprietari di un appartamento a Pineto. Dopo quasi 40anni di estati lì trascorse fin da bambini finalmente abbiamo coronato quello che era il nostro sogno. Sabato notte, il 5 novembre, però, siamo bruscamente stati richiamati alla realtà. L’appartamento da noi comprato, si trova quasi di fronte a quello che d’estate è un ristorante. Intorno alla mezzanotte, quando ci stavamo per mettere a dormire, comincia a sentirsi un brusio sempre più forte che si trasforma in veri e propri schiamazzi accompagnati da un inconfondibile sottofondo musicale. Con mia grande meraviglia mi affaccio e, oltre a vedere una gran folla di ragazzi, vedo e sento distintamente luci e suoni di una vera e propria discoteca…Sono rimasto sorpreso perché mai nei miei soggiorni estivi avevo visto nulla del genere, nè nessuna delle mie conoscenze me ne aveva mai parlato. Per farla breve il vociare della folla, la musica della discoteca, i clacson (!) delle auto, sono durati fino alle 5 del mattino, regalandoci una vera e propria notte in bianco…Dire che sono amareggiato, deluso e che mi sono sentito un po’ “tradito” da Pineto è dire poco. Ora che, dopo tanti sacrifici, siamo diventati proprietari di una abitazione, ci siamo sentiti veramente feriti davanti a una sorpresa così inaspettata, una discoteca nella nostra Pineto considerata da noi la nostra città ideale. Io e mia moglie siamo amanti della musica, andiamo ai concerti rock, non siamo certo contrari a ritrovi del genere, ma trovarcelo sotto casa, in pieno centro abitato, ed essere costretti a passare il fine settimana in bianco, questo proprio non potevamo aspettarcelo. Come è possibile che sia stata data l’autorizzazione a svolgere una attività del genere nel centro di Pineto? In quella zona i residenti sono molti, come è possibile che non si sia tenuto conto del fatto che tanti sono costretti a passare le nottate del fine settimana (ci hanno parlato di giovedì, venerdì e sabato) in bianco? Come può una amministrazione comunale che ha sempre vantato di sapersi prendere cura dei propri cittadini tollerare una situazione del genere?”.

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