Nereto, lavoro nero: sequestrato opificio cinese

Guardia-di-FinanzaNereto. Violazioni alla normativa ambientale, la sicurezza e l’igiene sui posti di lavoro. Sono queste le motivazioni che hanno portato al sequestro di un opificio cinese, a Nereto, effettuato dalla Guardia di Finanza di Teramo nell’ambito del programma Illegal Work, predisposto dal Comandante Regionale, Gen. Divisione Nunzio Antonio Ferla.

I Finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Nereto, una volta entrati all’interno dell’opificio, di proprietà di L.Q., situato nel territorio del comune di Nereto, si sono trovate di fronte a numerosi cittadini di nazionalità cinese intenti a svolgere l’attività di finissaggio tessile. Un accurato controllo ha permesso di constatare la presenza di 6 lavoratori completamente in nero.

L’attenzione dei militari si è concentrata anche sulle condizioni in cui gli operai prestavano la propria attività lavorativa. Gli stessi, privi di adeguate protezioni, erano costretti a lavorare in un ambiente saturo di esalazioni di sostanze chimiche tra cui il permanganato di potassio, altamente tossico.

Sono stati sequestrati grandi quantitativi di rifiuti liquidi e solidi, residui dei processi di lavorazione, altamente pericolosi, oltre all’opificio nel quale si svolgevano le lavorazioni.

Il responsabile della ditta, L.Q., è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Teramo per violazione al Testo Unico Ambientale.

Le indagini, coordinate dal Pm Stefano Giovagnoni, sono ancora in corso per cui non si escludono possibili nuovi sviluppi.

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