Carabinieri ospitano sfollati in provincia di Teramo

Quasi duecento persone residenti in Comuni e contrade isolate dalla nevicata di martedì e mercoledì scorsi nel Teramano, hanno trovato rifugio temporaneo nelle caserme dei carabinieri. Da Valle Castellana a Nerito di Crognaleto, i militari dell’Arma, attrezzati con generatore e viveri, hanno allestito brandine di emergenza e trasformato gli uffici in locali di accoglienza.

Un rifugio provvidenziale per anziani e bambini in particolare, che alla difficoltà creata dal maltempo hanno dovuto aggiungere lo stress delle violente scosse di terremoto. A Valle Castellana un centinaio di residenti hanno trovato caldo e conforto, in attesa dell’arrivo delle Truppe Alpine dell’Esercito, a quattro giorni dalla nevicata, che hanno utilizzato elicotteri da trasporto per evacuare gli sfollati. A Nerito di Crognaleto, la grande caserma che da inizio anno ospita anche i forestali transitati nell’ Arma, ha costituito una sorta di residence dove i militari hanno risposto alle necessità della popolazione, pur vivendo loro la condizione di isolati, senza collegamenti radio per mancanza di energia elettrica ai ponti, e con metri e metri di neve da spalare.

“A Valle Castellana nei giorni più duri siamo riusciti ad ospitare fino a 130 persone. A Nerito da subito abbiamo garantito assistenza a circa una sessantina di persone e tra essi a un gruppo di anziani bisognosi di cure e medicinali che abbiamo rifornito raggiungendo la stazione con mezzi 4×4 del comando provinciale”, ha commentato il tenente colonnello Piervittorio Romano, comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, che ha raggiunto la stazione con il luogotenente Vincenzo D’Alto e l’appuntato scelto Giovanni Rasicci, per verificare di persona la situazione e consegnare viveri, oltre a pannolini ed omogeneizzati per i bambini. Con la statale 80 vietata al transito per i mezzi non autorizzati e con una sola corsia disponibile,

Nerito è stata isolata a lungo come le altre 16 frazioni del comune di Crognaleto. Soltanto sabato pomeriggio una turbina ha garantito di nuovo il collegamento con la statale e l’installazione di un generatore dopo sei giorni di buio.

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