Teramo, monta la protesta a Colleatterrato: “Non vogliamo andare via” FOTO

Colleatterrato è una delle zone più colpite dalle scosse di terremoto che si susseguono dallo scorso agosto.

E le palazzine ATER, anche inaugurate di recente (addirittura catalogate come E, e quindi completamente inagibili), sono quelle più colpite.

Le ultime ordinanze firmate ieri dal primo cittadino, costringeranno a passare il Capodanno fuori casa a quasi 500 persone. Ma c’è anche chi ha saputo di dover abbandonare la propria casa dal sito del Comune, senza però ricevere ancora nessuna ordinanza.

E’ il caso di una palazzina di Colleatterrato Basso, che si trova proprio davanti palazzine ATER già sgomberate (anche se per il cartello affisso dal Comune si tratta di “sgombro”). Una palazzina i cui condomini minacciano il ricorso visto che, dopo la scossa del 30 ottobre, era stata catalogata come B (agibile, con la necessità di alcuni interventi). Adesso, invece, il fulmine a ciel sereno.

“Perché dobbiamo andare via?  – dicono – Non ci sono state nuove scosse, perché la nostra palazzina dopo il 30 ottobre era di categoria B e adesso ci dicono che non possiamo più stare qui?”. I cittadini raccontano che i vigili del fuoco, impegnati in un primo controllo, avevano certificato l’agibilità della palazzina, così come la protezione civile dopo la scossa del 30 ottobre. Adesso, invece, il dietrofront.

La frazione di Colleatterrato, insomma, rischia di essere una delle più colpite a Teramo dal terremoto. E con gli alberghi che vanno via via riempiendosi, l’emergenza inizia a farsi sempre più grande.

 

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