Teramo, confermato il direttivo della Confartigianato provinciale

Una riconferma per tutto il direttivo visto il lavoro svolto finora. Nell’annuale assemblea provinciale di Confartigianato Teramo, svolta o scorso 23 dicembre, oltre al bilancio, approvato all’unanimità, sono state rinnovate le cariche sociali.

Oltre 35mila iscritti che, con le loro attività artigianali nel solo Abruzzo, danno lavoro a quasi 100 mila dipendenti. Sono questi i numeri di Confartigianato che il presidente dell’associazione teramana, Luciano Di Marzio, ha sciorinato ai presenti, sottolineando però, come sia a livello nazionale che a livello locale ci sia poca attenzione al mondo dell’artigianato.

Una burocrazia troppo complessa, una pressione fiscale che non agevola le nuove attività e un’economia troppo rivolta al mondo industriale, che non considera affatto che il 98% delle attività economiche è portata avanti da aziende con meno di 20 dipendenti, sono alcuni degli ostacoli che, per Di Marzio, non consentono la ripartenza economica, soprattutto a livello locale.

Ma in compenso il bilancio del 2016 è in attivo sebbene resti ancora alta la preoccupazione per il futuro delle imprese, visti gli elevati numeri di quelle costrette a chiudere per via di una crisi che ancora non demorde.

Tra le attività svolte dall’associazione durante l’anno sono state ricordate il concorso per le scuole medie “L’artigianato sale in cattedra”, giunto alla tredicesima edizione, i tanti corsi di formazione realizzati dalla società Con.Form.A. per tutte le categorie, gli interventi per la riduzione dei costi rifiuti nei vari Comuni del territorio provinciale, la tutela dei pensionati tramite il patronato Inapa, il lavoro degli sportelli Caaf a disposizione di tutti, l’erogazione di fidi grazie alla Cooperativa di Garanzia e, infine, la lotta al lavoro nero vera piaga della società.

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