Pecore e carni senza tracciabilità: sequestri e multe per allevatore della Val Vibrata

Divieto di movimentazione (vendita e macellazione) per 90 capi ovini molti di quali non marchiati e mai inseriti nella banca dati nazionale. Il sequestro di carni macellate e insaccati e di due locali di lavorazione.

 

 

Sanzioni per diverse migliaia di euro. E’ il bilancio, in pillole, di un controllo effettuato un un’azienda agricola della Val Vibrata in coincidenza con la festività natalizie, periodo nel quale aumenta il consumo di carne.

 

 

L’operazione è stata effettuata dai carabinieri del Nas di Pescara, in collaborazione con il servizio veterinario della Asl con il supporto logistico dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica. Le 90 pecore, molte delle quali non “tracciabili” sono state sottoposte al vincolo sanitario in attesa di ulteriori verifiche.

 

 

 

I carabinieri hanno effettuato un accurato controllo in un’azienda agricola dell’entroterra vibratiano, che gestisce anche altre attività settoriali: una macelleria e allevamenti di vari animali tra suini, bovini, caprini e ovini.

 

 

All’interno degli allevamenti sono stati trovati circa 20 pecore senza i classici marchi auricolari o altri segni di identificazione. Altri ovini non avevano nemmeno il foro nel padiglione auricolare a dimostrazione del fatto che in precedenza non erano state censite e controllate.

 

Per tutti i capi ovini adulti presenti nella stalla è quindi scattato il divieto di movimentazione, in attesa di accertamenti sulla provenienza degli animali. Nella macelleria, invece, sono stati sottoposti a vincolo sanitario diversi quintali di carne e insaccati per i quali non sono state fornite notizie utili a ricostruirne la rintracciabilità. Due locali di lavorazione sono risultati privi di notifica all’autorità competente, cioè abusivi, e quindi è scattato il provvedimento di chiusura.

 

Salatissime le sanzioni amministrative a carico dei titolari dell’azienda.

 

 

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