Giulianova, vongolare in stato di agitazione. Chiesto incontro col Prefetto

Stato di agitazione delle circa 80 vongolare del Cogevo di Giulianova, il consorzio di gestione di categoria. I vertici in mattinata hanno deciso di inviare una lettera al Prefetto di Teramo Graziella Palma Maria Patrizi attraverso la quale si chiede un incontro urgente per affrontare una serie di questioni che riguardano le imbarcazioni adibite alla pesca della pregiata venus galina.

La lettera è firmata dal presidente del Cogevo, Giovanni Di Mattia, e dal responsabile dell’Organizzazione di produttori vongole costa del teramano, Vespasiano Corsi. Sono quattro i punti che la marineria pone al centro dell’attenzione: la qualità delle acque costiere del comparto da Martinsicuro a Pescara, l’interdizione della pesca nell’Area Marina Protetta del Cerrano, il ripascimento del litorale attraverso prelevamento della sabbia con danneggiamento dei fondali della riserva delle vongole, la necessita di un sostegno al reddito ai soci lavoratori per fermo volontario della pesca, ovvero una Cassa integrazione in deroga per quanto riguarda il settore.

Il prelievo delle vongole non viene operato ormai da diverse settimane dopo che il Cogevo ha deciso per un fermo volontario, garantendo il ripopolamento dei fondali. L’argomento è anche al centro del dibattito della Federpesca Abruzzo. Il segretario regionale, Walter Squeo, già in passato aveva sollevato le questioni che il Cogevo chiede ora di discutere nell’incontro con il Prefetto.

E i temi più scottanti sono in modo particolare due: la qualità delle acque interne, quindi dei fiumi e dei torrenti che sversano in mare sostanze inquinanti, e lo spazio di pesca ridotto con l’istituzione dell’Area Marina Protetta. Da più di tre anni gli armatori chiedono di poter tornare a pescare tra Pineto e Silvi, con un prelievo controllato e con strumenti artigianali, preservando quindi il più possibile le acque del parco marino.

Ma la situazione da questo punto di vista non si è mai sbloccata. Stato di agitazione dunque delle vongolare che sono pronte comunque ad una manifestazione di protesta come è già accaduto in passato.

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