Turisti in Abruzzo, rapinatori nelle Marche: arrestata la banda della Renegade bianca

Lasciavano mogli e figli in albergo a trascorrere la giornata al mare. Loro, invece, effettuavano sopralluoghi e rapine usando più o meno la stessa tecnica e soprattutto la stessa auto, una Renegade di colore bianco, che era diventata una sora di incubo per i gestori di attività commerciali. Avevano soggiornato, la scorsa estate, anche in Abruzzo i tre rapinatori siciliani arrestati dalla squadra di mobile di Ascoli, sulla scorta di un’accurata indagine coordinata dal sostituto procuratore Lorenzo Maria Destro.

 

Tutta l’inchiesta è partita dopo la rapina messa a segno dai tre lo scorso 4 agosto ai danni del distributore Eni a Maltignano che frutto 800 euro.

 

La sera successiva, sempre in un’area di servizio sull’A14, Chienti Est a Porto San Elpidio, sotto la minaccia delle armi i malviventi si sono erano consegnare 1.200 euro. Elemento in comune: i malviventi arrivavano sempre a bordo di una Renegade bianca. Stesse modalità anche per una rapina effettuata a Loreto il 6 agosto ai danni di un supermarket “Eurospin”.

 

L’8 agosto i carabinieri di Riccione avevano sorpreso tre persone mentre erano intente ad applicare targhe rubate ad una Renegade bianca: dalla successiva perquisizione del mezzo era stata trovata una pistola ed alcuni articoli di giornale che trattavano delle rapine ai distributori di carburante avvenute nei giorni precedenti sul territorio marchigiano. I criminali sono stati arrestati per la detenzione della pistola oltre che per la ricettazione di targhe rubate.

Da qui hanno avuto inizio delicati e complessi accertamenti della Polizia Stradale e della Squadra Mobile ascolane che hanno consentito di riscontrare la presenza del terzetto sul territorio locale e più precisamente sui luoghi delle rapine.

In carcere sono finiti: P.M. 43 anni di Catania, G.M. di 41 di Taormina e A.A. di 39, piemontese di origine ma residente sempre a Catania.

 

 

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