Teramo, Regione condannata per comportamento antisindacale

Il tribunale di Teramo, Sezione Lavoro, (giudice Maria Rosaria Pietropaolo) ha dichiarato antisindacale il comportamento della Regione Abruzzo, Dipartimento “Politiche dello sviluppo Rurale e della Pesca, laddove ha proceduto alla decisione di collocare in disponibilità parte del personale dipendente, senza prima consultare le organizzazioni sindacali. Inibisce alla stessa Regione Abruzzo la reiterazione di tali condotte e la condanna a rimuovere gli effetti.

 

 

Il Segretario Regionale UILFPL Pino De Angelis e il Segretario Territoriale di Teramo Alfiero Antonio Di Giammartino con grande soddisfazione dichiarano:  “Questo Sindacato – ancora una volta in perfetta solitudine-, si è visto costretto a rivolgersi al Giudice di merito al fine di tutelare e difendere tutti quei dipendenti regionali inopinatamente collocati in disponibilità dal Dipartimento “politiche dello sviluppo rurale e della pesca”  nonché allo scopo di fronteggiare e contrastare le continue “scorribande gestionali” ai danni dei dipendenti che si vedono costretti a subire unilaterali provvedimenti di dubbia legalità – oltre che ingiusti e punitivi -, non sempre informati al rispetto dei principi fondanti dell’azione della Pubblica Amministrazione, vale a dire ai principi della “buona fede”, della “correttezza”, della “trasparenza” e del “buon andamento”.

 

 

Abbiamo assistito ad una stagione dove molti dipendenti regionali sono stati trattati come mobili e suppellettili da traslocare in altro sito, o meglio stimati come manovalanza, di basso profilo, a carattere stagionale, da trasferire alla bisogna, dimenticando la natura eminentemente intellettuale necessaria per lo svolgimento delle rispettive attività specialistiche”.

 

 

 

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