Roseto e quell’idea di agricoltura sociale

L’idea era di quelle interessanti, che avrebbe potuto dare delle risposte importanti soprattutto alle famiglie in difficoltà: affidargli un terreno per la coltivazione di ortaggi per il fabbisogno quotidiano.

Un’intuizione geniale dell’allora assessore all’agricoltura del Comune di Roseto Maristella Urbini che sembrava destinata a fare scuola. Ma poi all’improvviso più nulla. E in città sono in molti oggi a chiedersi che fine abbia fatto quel progetto che avrebbe coinvolto una ventina di famiglie e alcuni proprietari di terreni lasciati in abbandono.

L’ex assessore Urbini, dopo la sconfitta del centro destra alle amministrative dello scorso mese di giugno, ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla sua professione di avvocato, di essere anche un po’ ai margini della vita politica cittadina. Ma la proposta su cui aveva lavorato un anno intero e che aveva già raccolto il consenso di alcuni proprietari di aree è tuttora valida.

Quindi, l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Sabatino Di Girolamo, potrebbe, perché no, riprenderla e rielaborarla nuovamente, magari apportando delle migliorie. Di aree incolte ce ne sono tante tra la periferia di Roseto, Cologna e Montepagano. Va anche detto che diverse famiglie avevano incontrato l’ex assessore Urbini proponendosi per la gestione di appezzamenti, mentre un proprietario di un terreno di circa un ettaro, a Montepagano, tramite il parroco aveva dato la piena disponibilità per l’affidamento dell’area. L’idea piace e non va dispersa.

Anche perché il Comune garantirebbe due vantaggi. Il primo sarebbe una risposta validissima alle famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, il secondo finalmente le aree incolte avrebbero un costante intervento di manutenzione.

Impostazioni privacy