Teramo, al via il master in Cooperazione allo sviluppo in Africa e nel Mediterraneo

Formare figure professionali in grado di favorire lo sviluppo nei Paesi africani e nell’area del Mediterraneo e una migliore dialettica internazionale tra tali aree geopolitiche. Questo l’obiettivo del nuovo master universitario di I livello in Cooperazione allo sviluppo in Africa e nel Mediterraneo che sarà presentato domenica alle 11 al Museo etnografico di Villa Badessa di Rosciano. L’incontro che avrà per tema le migrazioni è il primo di un ciclo dal titolo “La Conoscenza dell’altro per la cooperazione in area euro-mediterranea organizzato dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo in collaborazione con l’Associazione culturale Villa Badessa, il Comune di Rosciano (PE), l’Associazione LEM Italia e il Centro Studi sulla Diversità Linguistica.

Dopo la presentazione del volume a cura di Giovanni Agresti e Silvia Pallini “Migrazioni. Tra disagio linguistico e patrimoni culturali” (Roma, Aracne editrice, 2015) interverrà Domenico Di Virgilio, dell’Archivio EtnoLinguistico Musicale Abruzzese. I lavori saranno moderati da Giancarlo Ranalli, dell’Associazione culturale Villa Badessa.

Le lezioni del Master, realizzato in partenariato con l’Université Senghor d’Alexandrie d’Égypte (Università della Francofonia) e La Renaissance Française, inizieranno a gennaio 2017, si svolgeranno in lingua italiana e in lingua francese e saranno tenute da docenti dell’Università di Teramo e dell’Université Senghor, oltre che da docenti ed esperti designati da La Renaissance Française.

Il Mediterraneo”, ha spiegato Giovanni Agresti, curatore del master, “è oggi più che mai, la naturale cerniera tra Europa, Africa e Vicino Oriente. Conoscere le dinamiche politiche, economiche, sociali e culturali che percorrono quest’area, spesso in modo conflittuale, significa poter incidere positivamente su di esse. Malgrado una cronica difficoltà nella gestione dei flussi migratori e una politica estera troppo spesso ambigua e incoerente, l’Italia si trova a essere avamposto europeo nel Mediterraneo ed è quindi chiamata a essere protagonista del processo di armonizzazione delle relazioni internazionali e delle azioni di cooperazione allo sviluppo in quei Paesi che, direttamente o indirettamente, hanno per riferimento o sbocco l’area mediterranea”.

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