Scerne di Pineto, rapina da 100mila euro alla “Palladini Gioielli” FOTO-VIDEO

Colpo da quasi 100mila euro quello messo a segno poco dopo le 9,30 ai danni della gioielleria Palladini, dei fratelli Valerio e Paolo Palladini, a Scerne di Pineto, lungo la statale Adriatica. Una rapina studiata nei particolari, portata a termine in appena 5 minuti, durante la quale un uomo, con la scusa di vedere un monile, è riuscito a farsi aprire la cassaforte, ad ammanettare il titolare, a far entrare il complice e a svuotare lo scrigno di tutti i preziosi, orologi in oro compresi.

Uno dei titolari della “Palladini Gioielli”, Valerio, come tutte le mattine aveva aperto il negozio e subito dopo con lui è entrato l’uomo, con un leggero accento pugliese, probabilmente foggiano. Ancora scosso nel suo racconto uno dei due titolari.

“Appena dopo l’apertura”, ricostruisce Valerio Palladini, “è entrato un uomo chiedendomi di vedere una catenina, del valore di circa 150 euro. Una volta aperta la cassaforte, mi ha portato dietro, ammanettandomi. Non avevo ancora allestito la vetrina, quando è successo tutto questo. Ha fatto poi entrare un complice e hanno quindi svuotato la cassaforte”.

Sulla rapina stanno indagando gli uomini del commissariato di Atri, giunti sul posto poco dopo, assieme ai colleghi della squadra mobile di Teramo per iniziare i rilievi, cercando di individuare anche eventuali impronte digitali.

Valerio Palladini nel frattempo è riuscito a liberarsi dalle manette (era stato bloccato ad un polso, mentre l’altra mano era libera) utilizzando uno degli strumenti che ha nel laboratorio. Poco dopo è arrivato anche il fratello Paolo, ex ufficiale dell’esercito.

Non si sa se la pistola impugnata da uno dei rapinatori fosse vera, il titolare della gioielleria, visibilmente scioccato non ha saputo fornire una corretta descrizione. Forse si tratterebbe di un’arma a tamburo. Comunque i due rapinatori sarebbero fuggiti a piedi. Gli inquirenti, inoltre, stanno visionando anche le immagini delle telecamere della banca Tercas, lontana dalla gioielleria solo qualche decina di metri.

Secondo gli investigatori i due malviventi avevano lasciato un’auto parcheggiata lungo la provinciale che porta verso Collemorino, probabilmente una fiat Panda.

L’utilitaria è stata ritrovata poco dopo, senza targa, a ridosso dell’area occupata dai ripetitori delle varie emittenti, proprio a Collemorino. In vent’anni di attività, è stata la prima rapina subita dalla “Palladini Gioielli”.

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