Teramo, presentato il nuovo angiografo. Paolucci: “Servono infrastrutture adeguate” VIDEO

Un nuovo strumento tridimensionale, tra i primi in Italia, che consentirà di intervenire sulle patologie così dette “tempo-dipendenti”, ovvero ictus, emorragie cerebrali e politraumi. A presentare l’angiografo tridimensionale questa mattina all’ospedale Mazzini di Teramo, oltre al direttore generale della Asl, Roberto Fagnano, e il direttore di Ragiologia del Mazzini, Vincenzo Di Egidio, c’era anche l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci che ha ribadito come, per poter avere strumenti diagnostici all’avanguardia, sia necessario poter avere infrastrutture adeguate. angiografo-2

“Costruire nuovo ospedali”, ha detto l’assessore, confermando come la discussione sull’ospedale unico a Teramo sia ancora in itinere, “è necessario per poter dare risposte all’altezza alla tecnologia del ventunesimo secolo”.

E ha ricordato come all’ultimo tavolo di monitoraggio del 2016, dopo il riordino della rete ospedaliera, la Regione si presenti conti migliori di 25 milioni di euro rispetto a quanto programmato.

Inoltre dalla Regione è arrivato l’ok per una cifra di circa un milione di euro per la Asl di Teramo che il direttore generale dirotterà per coprire in parte l’emergenza personale.

Il nuovo strumento, operativo già dai prossimi giorni, consentirà all’ospedale teramano di essere anche uno dei centri pilota per lo studio e il trattamento delle patologie neurovascolari, qualificando il Mazzini come Hub, cioé strutture altamente specializzate dove sono concentrate le professionalità e le tecnologie adeguate nelle quali gli ospedali Spoke (meno specializzati ma più diffusi sul territorio) mandano i pazienti quando necessario.

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