Tortoreto, vicenda dehors: la lettera al commissario

Tortoreto. Una lettera aperta, veicolata anche attraverso un volantino, per chiedere al commissario straordinario al Comune di Tortoreto, Francesco Tarricone, di soprassedere sui provvedimenti (annullamento del regolamento e rimozione) dei dehors.

 

A scriverla è Franco Coccia a nome dell’associazione Amici di Tortoreto.

 

La lettera

 

Caro Commissario, ci conceda questo aggettivo che vuole esprimerle il nostro apprezzamento per quanto finora ha fatto per questa Comunità.

Smantellare i dehors di Tortoreto Alto non è un problema solo degli esercenti interessati dal provvedimento, ma dell’intera collettività comunale. Chiudere i dehors, seppure nel periodo non estivo, significa mettere in gran difficoltà la precaria condizione economica e sociale del borgo antico, significa mettere a rischio il futuro di giovani che hanno impegnato tutte le proprie risorse ed energie alla riuscita delle loro attività commerciali. Caro Commissario, provvedimenti di tal genere (annullamento di due delibere comunali del 2010 e del 2013 riguardanti la regolamentazione dei dehors e conseguente smantellamento di quattro di essi) i cui effetti rischiano di mettere in crisi l’economia del centro storico, non possono lasciarci indifferenti.
Allora, vista l’importanza che tali strutture svolgono, ci permetta di chiederLe quali sono stati i motivi che l’hanno spinta ad adottare provvedimenti così drastici e così carichi di conseguenze. Per quello che ci è dato sapere, sembra che siano stati motivi di illegittimità riscontrati nel regolamento approvato in Consiglio Comunale meno di tre anni fa. Illegittimità che è stata rilevata solo adesso dall’ufficio urbanistico del Comune che ha recepito un’indicazione della Soprindentenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici di Pescara, condivisa dei resposansibili dell’ufficio urbanistica e della polizia locale.

Vien da chiedersi quindi come mai i due responsabili di settore abbiano cambiato opinione sulla legittimità delle delibere sopracitate, quando loro stessi avevano dato allora parere favorevole così come la Soprintendenza che non aveva mai eccepito nulla per anni.

Commissario, non Le sembra che tali azioni (interferenza della Sopraintendenza sugli uffici comunali e ripensamento dei due Caposettori) siano alquanto insoliti e poco comprensibili? Forse è plausibile la voce che circola, confermata da una testimonianza, che il tutto sia cominciato dalla richiesta fatta alla Soprintendenza da un ex-amministratore tortoretano uscente per intervenire sui dehors di Tortoreto Alto? Fatti, se veri, sono a dir poco riprovevoli, senza dar credito alle voci che riguarderebbero azioni compiute da altri importanti ex-amministratori, che in qualche modo La avrebbero condizionata nelle Sue decisioni.

Pertanto ci permetta, in una situazione piuttosto confusa e sicuramente da chiarire, di
chiederLe di sospendere temporaneamente i provvedimenti adottati il 5 agosto o per il momento soprassedere sulle loro nefaste conseguenze.
Confidando nella Sua attenzione e nel Suo impegno, Le auguriamo buon lavoro.

Franco Coccia (Presidente dell’Associazione Amici di Tortoreto)

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