Pineto, Amp Cerrano modello da esportare in tutta la provincia

L’Area Marina Protetta del Cerrano come punto di partenza per lo sviluppo di un sistema turistico integrato in provincia di Teramo. Lo chiedono le associazioni ambientaliste che partecipano all’organizzazione di eventi per valorizzare i territori del Cerrano.

Escursioni in bici nell’hinterland dell’area che presenta una morfologia costiera e del sottobosco che pochi possono vantare, escursioni in barca con immersioni al largo all’altezza della torre, appuntamenti con eventi culturali ma anche partecipazione diretta di turisti e residenti alle iniziative promosse per conoscere la biodiversità della zona.

Per Wwf, Italia Nostra, Legambiente, insomma, le iniziative promosse dall’Amp devono essere esportate anche al resto del territorio teramano proprio perché la morfologia e le caratteristiche di queste zone si prestano allo sviluppo di quel turismo ecosostenibile che viene tanto apprezzato dai cittadini del Nord Europa e che sta prendendo sempre più piede.

Un aspetto dunque su cui la Regione deve investire le proprie risorse per fare in modo che l’intero Abruzzo possa davvero essere quel polmone verde, ma anche azzurro per la bellezza del proprio mare, e la costa dei trabocchi ne è un esempio, dell’intera Europa. Un motivo in più per cancellare ogni rischio di deriva petrolifera, che purtroppo è ancora dietro l’angolo.

Intanto, tra i principali obiettivi da portare avanti nell’immediato c’è il progetto del recupero dei sentieri che collegano la costa con l’entroterra. Percorsi del tutto naturali, diventati negli ultimi tre anni meta di appassionati di mountain bike. E la fascia costiera del Cerrano, che abbraccia anche i Comuni di Roseto e all’interno quello di Atri, ne è piena.

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