Giulianova, cresce il numero dei poveri. Il Comune corre in aiuto

Vicesindaco Nausicaa CAMELISe Roseto piange, Giulianova certamente non ride. Perché se a Roseto il numero delle famiglie povere è cresciuto sensibilmente, nella vicina Giulianova la situazione non è poi tanto migliore. Anzi, per certi aspetti è anche peggiore, tanto che molte famiglie non hanno neppure i soldi per mettere assieme pranzo e cena.

Da tempo il Comune ha varato un piano che consente di garantire a domicilio una settantina di pasti al giorno a chi è davvero in difficoltà. Iniziativa nata grazie alla collaborazione della ditta che si è aggiudicata l’appalto per la preparazione dei pasti nelle mense scolastiche.

E’ stato il vice sindaco Nausicaa Cameli a volere che in qualche modo si aiutassero quelle famiglie che non hanno davvero i soldi neppure per acquistare un po’ di latte per i figli. C’è poi la mensa sociale, nel quartiere Annunziata. Qui va anche chi un lavoro ce l’ha ma non riesce ad arrivare a fine mese. Così si rivolge alla mensa sociale che prepara anche il pacchetto da portare a casa.

Una situazione drammatica di povertà che coinvolge complessivamente, allo stato attuale, più di 400 persone. Un numero però che è quadruplicato negli ultimi 5 anni. Mancando purtroppo il lavoro ad uno o a più componenti della famiglia, si genera una situazione di disagio che può essere affrontata solo grazie ad un’attenta politica sociale.

Gli amministratori si sono ridotti le indennità e circa 100mila euro l’anno vengono recuperati e ridistribuiti soprattutto per aiutare i bisognosi. E da qualche anno l’assessorato sulle politiche sociali, considerato in passato marginale, è diventato di primaria importanza. A Giulianova ogni giorno decine di persone chiedono aiuto agli amministratori per pagare le bollette o persino per acquistare i libri e una divisa scolastica per i figli.

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