Giulianova, Condominio Orsini 63: proseguono gli sfratti e le polemiche

Giulianova. “Voglio poter dare una risposta chiara e decisa a tutto il palcoscenico che si è venuto a creare in questi giorni”.

Lo ha dichiarato Cosimo Pastore, uno degli inquilini in affitto al condominio Orsini 63, che negli ultimi giorni ha alzato “questo polverone affinché la gente venisse a conoscenza di una situazione ‘sociale’ di sfratti che, senza aver personalmente innescato la cosa, sarebbero passati inosservati da tutti. Ognuno si prenda le sue responsabilità. Non mi venite a dire che ora è colpa di un agente immobiliare, di alcuni procacciatori d’affari e di un disoccupato con prole se la Di Gennaro Costruzioni + sull’orlo del fallimento? Non ci prendiamo in giro, soprattutto da chi ha 40 anni di esperienza nel settore dell’edilizia. La Di Gennaro Costruzioni sapeva benissimo con chi faceva affari: basta andare sul Web e si trovano tutte le informazioni necessarie su chiunque. Io ho solo lanciato il mio grido d’aiuto e fatto un appello a tutti affinché qualcuno accogliesse le richieste di diverse famiglie che, spendendo soldi per entrare in questo stabile, con un accordo onesto e congruo alla zona residenziale, potessero rimanere in affitto o acquistare l ‘abitazione in cui vivono.Mi sto battendo per questa causa e lo farò fino alla fine, E cosa ci sarebbe di male in questo? Cosa ci sarebbe di anomalo o insignificante nel mettere in evidenza i problemi personali e sociali e chiedere di non essere considerati persone ‘disoneste e abusive’? Personalmente sono stato attaccato da pochi ‘devoti’ al Titolare dello stabile e appoggiato moralmente da tanti giuliesi e non, che, sentita la mia storia è quella di altri, hanno speso parole di incoraggiamento e sostegno nella protesta che abbiamo instaurato. Noi comunque non vogliamo la pietà di nessuno, vogliamo essere rispettati per la situazione che stiamo vivendo”.

L’inquilino del Condominio Orsini 63 critica anche l’amministrazione comunale per non aver mostrato “un briciolo di umanità” come tutte “le Istituzioni che sono rimaste impassibili a tutto questo e gli stessi commissari fallimentari insieme alla società costruttrice che ‘eludono’ il vero problema e si lanciano contro chi (lo ricordo ancora) ha fatto un regolare contratto d’affitto.Per chi ha fatto altri affari con loro ci sarà la Magistratura e le forze dell’ordine che faranno luce sulla vicenda. Noi non difendiamo nessuno e non ci schieriamo da nessuna parte, abbiamo evidenziato il problema sociale che c’è e rimane. Qualcuno che ricopre un ruolo molto importante in questa storia ha suggerito mesi fa di ‘trovare una soluzione equa e ragionevole con chi è attualmente in affitto e chi vuole acquistare l’abitazione’. Ma evidentemente non era giusto ascoltarlo, non faceva comodo. Il ‘Win for Life’, che qualcuno sostiene io avrei vinto in questa vicenda, affittando regolarmente 2 appartamenti, consisterebbe in 150euro mensili (regolarmente dichiarati) che guadagnerei dalla differenza tra ciò che pago per l’affitto e quello che riscuoto per averlo affittato ad altri, una sola volta, da quando sono qui e di cui vivo mensilmente, io, mia moglie e mio figlio. È questa la chiamano speculazione? Qualcuno mi ha detto ‘vai a trovarti un lavoro’! Beh il lavoro lo sto già cercando da un anno, tutti i giorni, sono arrivati troppo tardi a dirlo. Forse la gallina dalle uova d’oro l’ha trovata qualcun altro nel condominio, non pagando le mie spettanze di lavoro per 11.000 euro non pagando un anno di corrente consumata gratis per la propria casa. Io ed alcuni affittuari non ci vergogniamo di essere poveri (siamo ricchi dentro…) qualcuno si dovrebbe vergognare di essere falso e ipocrita nella propria ricchezza. Che piaccia o no tutto questo rimane una emergenza sociale e, soprattutto, rimarrà uno sfratto Epocale che a Giulianova non ha precedenti: pagando tutto si è buttati fuori casa!”

Nel frattempo gli sfratti proseguono senza sosta e martedì 4 ottobre ci saranno altri accessi in almeno abitazioni da parte dell’Ufficiale Giudiziario, Carabinieri e fabbro.

“Noi ci batteremo fino all’ultimo giorno di permanenza in questo stabile, che agli altri piaccia o no. Ringrazio chiunque voglia concretamente aiutarci”, conclude l’inquilino.

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