Oggi l’ultimo saluto a Gabriele Di Bonaventura, l’operaio di Cologna Spiaggia morto in un incidente stradale

gabriele_di_bonaventura2Cologna Spiaggia. La camera ardente allestita nell’ingresso della sua abitazione, costruita con tanti sacrifici assieme ai suoi genitori, scomparsi di recente. Una vita non sempre rose e fiori, un gran lavoratore, a piegare il ferro subito dopo la scuola media, prima di diventare capocantiere per un’impresa edile che opera nel settore dei grandi appalti.

Domenico Di Bonaventura, conosciuto col nome di Gabriele, è tornato questo pomeriggio a casa, dall’ospedale Torrette di Ancona dove la salma era stata ricomposta dopo il tragico incidente avvenuto la notte tra domenica e lunedì scorsi. Il suo feretro salutato da amici e parenti. Oggi, giovedì 7 aprile alle 15, i funerali nella chiesa di San Gabriele dell’Addolorata, a Cologna Spiaggia. Ad officiare il rito funebre don Biagio Di Benedetto. Un paese sconvolto per la scomparsa di Gabriele, operaio di 44 anni che domenica notte stava viaggiando a bordo del Fiat Doblò aziendale sulla A-14, in direzione nord per raggiungere il luogo di lavoro prima di iniziare una nuova settimana di impegni faticosi. Con lui altri due colleghi, Mirco Alessandrini di 35 anni di Centobuchi, deceduto sul colpo assieme al suo capocantiere, e un sessantenne di Porto d’Ascoli rimasto gravemente ferito. A causare l’incidente, avvenuto all’altezza di Fano, subito dopo l’uscita Ancona Nord, una Citroen C3, condotta da un anziano di Monteprandone, di 67 anni, che viaggiava contromano. L’impatto con il Fiat Doblò è stato tremendo. Per Gabriele Di Bonanventura, per Mirco Alessandrini e per lo stesso conducente dell’utilitaria non c’è stato nulla da fare. I mezzi si sono accartocciati tra loro ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per liberare i corpi dalle lamiere. Quel tratto di autostrada è rimasto chiuso per oltre 3 ore.

Sulle cause dell’incidente è stata aperta un’inchiesta da parte della procura di Ancona, mentre gli agenti della polizia autostradale della sezione di Fano hanno già acquisito importanti elementi per la ricostruzione della dinamica. E’ fuori discussione che la macchina abbia imboccato l’autostrada in senso contrario uscendo dall’area di servizio Esino est dove in questo periodo sono in corso lavori di ristrutturazione e sistemazione sia dei punti di distribuzione, sia dell’Autogrill. E’ probabile che il conducente, peraltro non in perfette condizioni di salute (sembra fosse colpito da un tumore al cervello ormai in fase terminale), una volta entrato nell’area di servizio abbia perso il senso di orientamento e nel tentativo di uscire dall’area di servizio ha imboccato il senso contrario, nonostante evidenti cartelli stradali indicassero l’errata manovra. Gli inquirenti avrebbero già acquisito alcuni filmati delle telecamere a circuito chiuso che confermerebbero tale ipotesi. E sembra che l’anziano alla guida dell’utilitaria abbia percorso quasi un chilometro di autostrada in direzione opposta, sino allo schianto con il Doblò condotto dal capocantiere di Cologna Spiaggia.

Gabriele Di Bonaventura era figlio unico. Aveva perso il papà Dino qualche anno fa, mentre lo scorso autunno era venuta a mancare la madre, Maria. Non era sposato e 4 anni fa aveva sconfitto un male difficile. Era tornato a lavorare. Era spesso fuori, nelle grandi città, alle prese con la costruzione di ponti, cavalcavia e grandi strutture per la viabilità. Da alcuni mesi la ditta per la quale lavorava ormai da tanti anni era impegnata nella costruzione di un ponte in provincia di Torino. Tornava ad ogni fine settimana. Dal venerdì pomeriggio alla domenica mattina amava trascorrere il proprio tempo con gli amici, al bar a pranzo fuori. Amava la caccia. Era un buono, un “pezzo di pane”, sempre disponibile. E soprattutto è stato un gran lavoratore.

Lino Nazionale

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