Incidente sulla A-14, muore un operaio di 44 anni di Roseto residente a Cologna Spiaggia

polizia-stradale-notteFano. Stava andando nel cantiere della ditta per la quale lavorava ormai da anni, in provincia di Torino. Era sul suo Fiat Doblò aziendale e con lui viaggiava un collega. All’improvviso, un’utilitaria, una Citroen C3 si è immessa contro mano sulla corsia nord dell’A-14, uscendo da un’area di servizio. L’impatto è stato tremendo.

Domenico Di Bonaventura, 44 anni capocantiere, conosciuto col nome di Gabriele, residente in via De Fense a Cologna Spiaggia, popolosa frazione del Comune di Roseto, è morto sul colpo. Con lui anche l’operaio che era al suo fianco nell’abitacolo del furgone. Deceduto anche il conducente della macchina. L’incidente è avvenuto all’altezza di Fano. Sulle cause del terribile sinistro sono in corso gli accertamenti da parte della polizia autostradale. Secondo una prima ricostruzione a provocare il disastro, sarebbe stata proprio la Citroen C3, uscita contromano dall’area di servizio. L’auto si sarebbe scontrata con la Fiat Doblò. Una carneficina, tre morti in tutto. Ferite inoltre altre quattro persone. Per consentire l’intervento del 118, i rilievi della polizia stradale e la rimozione dei mezzi incidentati è stato necessario chiudere il tratto tra Ancona nord e Senigallia per oltre tre ore. La carreggiata in direzione di Bologna è stata riaperta intorno alle 5:15. Sul luogo anche i vigili del fuoco di Ancona con un carrogru. La morte di Gabriele Di Bonaventura in mattinata ha fatto il giro del paese, destando enorme commozione. Il capocantiere deceduto nell’incidente era molto conosciuto a Cologna Spiaggia. Non era sposato e viveva solo nell’abitazione costruita con tanti sacrifici. Qualche anno fa aveva perso il padre, mentre nell’autunno scorso era venuta a mancare la madre. 5 anni fa Gabriele Di Bonaventura aveva lottato e vinto contro un male difficile. Era tornato a lavorare come capocantiere per conto di un’impresa che realizza ponti e strutture di una certa consistenza. Trascorreva la settimana fuori dal paese di residenza. Tornava a casa solo nel week end. Amava trascorrere i giorni di riposo a casa, prima di ricominciare con una nuova settimana di lavoro, con gli amici di sempre con i quali aveva condiviso l’infanzia e l’adolescenza. Per quanto riguarda i funerali al momento l’autorità giudiziaria di Ancona non ha ancora concesso il nulla osta per la sepoltura.

L‘altro operaio morto era di origine giuliese. Mirko Alessandrini, 37 anni, di origine giuliese ma residente da anni a Monteprandone. L’operaio viaggiava a bordo del furgone che si è scontrato ieri all’alba sull’A14 all’altezza di Fano.

 

Lino Nazionale


Impostazioni privacy