Alba Adriatica, movida, due pesi e due misure: la lettera

Alba Adriatica. Ironia, sarcasmo e un tema, quello degli intrattenimenti musicali che a questa latitudini crea sempre discussioni e divisioni.

 

I concetti sono miscelati in una lettera aperta che la direzione dell’Old Sponge Alba Adriatica, ha scritto per accostare idealmente due iniziative.

 

Quella proposta dal locale nei giorni scorsi, in occasione della settima edizione di Arthur Guinness e la Festa di Fine Estate (con concerto) promossa in piazza del Popolo dall’Albatour in collaborazione con l’associazione Spiaggia d’Argento.

 

La lettera

 

 

La direzione di Old Sponge esprime le più vive congratulazioni per il successo del concerto de La Rua organizzato dalle associazioni Spiaggia D’Argento e Albatour.

 

Un successo che conferma come lo scenario rock e l’intrattenimento musicale possano essere una grande risorsa a tutto vantaggio del turismo locale.

Esprimiamo tuttavia anche stupore e rammarico nel rimarcare l’azione incoerente di Albatour e di diversi suoi associati.

 

Infatti solo pochi giorni fa Albatour appoggiava una protesta che ha messo letteralmente alla gogna sulla stampa e nel paese il primo concerto della rassegna Guinnes Day organizzata dall’Old Sponge in assoluta ottemperanza delle regole vigenti in materia.

 

Un associato Albatour annunciava in quell’occasione anche un esposto-denuncia per i disagi che la musica, a suo dire, avrebbe causato agli ospiti della propria struttura ricettiva.

 

Oggi al contrario è la stessa Albatotur ad aver organizzato un evento musicale dall’impatto acustico notevolissimo, nemmeno lontanamente paragonabile a quello del Guinnes Day, in pieno centro cittadino, in un’area sottoposta a restrizioni maggiori per l’emissione dei decibel e senza essere in possesso di alcuna deroga che autorizzi il mastodontico sforamento, attuato ledendo il diritto al riposo di residenti e cittadini.

 

Ci sembra opportuno quindi sollecitare gli associati di Albatour, il suo Presidente e quello di Federalberghi a recarsi nuovamente in piazza e nelle sedi competenti a rimarcare la lampante irregolarità della propria iniziativa che, al contrario del Guinnes Day,  ha agito violando palesemente le norme del piano di zonizzazione acustica comunale per l’emissione dei decibel.

 

Il tutto sarebbe auspicabile per fugare i dubbi sulla condotta del comparto degli albergatori che da anni sostiene un’infinita polemica sempre corredata da esposti-denuncia contro attività commerciali che, sul tema della musica, stanno investendo nel  rispetto delle regole; mentre si tenterebbe d’altro canto, di sorvolare e mai nulla rimproverare alle proprie iniziative e a molte altre dei propri associati, spesso irregolari se non addirittura lesive dei diritti altrui”.

 

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