Pineto, l’Amp e il turismo ecosostenibile: binomio vincente

L’Area Marina Protetta del Cerrano un fiore all’occhiello dell’intero Abruzzo, un volano per il turismo ecosostenibile. E non a caso la spiaggia pinetese è tra le più gettonate dai turisti per trascorrere le vacanze.

Le recenti polemiche sollevate dal Movimento 5 Stelle pinetese a proposito di un presunto inquinamento del mare che interessa l’Amp, per colpa di parametri oltre la norma registrati durante i prelievi alle foci del Cerrano e del Calvano, non hanno comunque intaccato il valore del parco marino.

Per il sindaco Robert Verrocchio e per l’intero Consiglio di Amministrazione dell’Amp c’è ancora molto da lavorare. Ma negli ultimi due anni, il parco e l’intera area interessata hanno acquisito un valore dieci volte superiore rispetto ad esempio a 10 anni fa, quando si parlava già della sua istituzione.

La presenza dei resti di un antico porto sui fondali, la biodiversità hanno anche catturato l’interesse di associazioni i cui iscritti sono grandi appassionati di immersioni subacquee, armati solo di telecamere e macchine fotografiche per immortalare le bellezze che si incontrano in profondità.

E questo aspetto fa sì che l’Area Marina Protetta del Cerrano entri a far parte di quella mappa dei siti di interesse subacqueo. Per quanto riguarda la richiesta avanzata dal Cogevo, il consorzio di Gestione delle Vongolare di Giulianova, di creare un corridoio di pesca all’interno dell’Amp con un prelievo controllato delle vongole utilizzando attrezzature non impattanti, sia l’amministrazione comunale sia il CdA del parco sono tranquilli in quanto il Ministero dell’Ambiente non rilascerà alcuna autorizzazione perché sarebbe incompatibile con il progetto con cui è nata l’Area Marina del Cerrano.

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