Tortoreto, la Regione richiede i locali dell’Arit: uffici comunali a rischio sfratto

Tortoreto. Rischio “sfratto” per gli uffici comunali ospitati nei locali dell’Arit, in via Napoli. Il termine sfratto potrebbe sembrare una forzatura, ma la sostanza non è poi molto distante dalla realtà.

 

 

Nei giorni scorsi, infatti la Regione ha scritto una nota al Comune di Tortoreto chiedendo la restituzione dei locali di via Napoli per proprie esigenze di natura organizzativa. Sessanta giorni di tempo a disposizione per l’Ente per mettere a disposizione della Regione, che vuole potenziare l’attività dell’Arit, i vani attualmente occupati da alcuni uffici comunali (lavori pubblici, ambiente, manutentivo, urbanistica e servizi sociali). Una richiesta figlia di alcuni riferimenti presenti nella convenzione sottoscritta in passato, attraverso i quali la Regione ha chiesto di poter tornare in possesso dei locali.

 

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che rischia anche di generare un contenzioso (visto anche tutto il percorso precedente con il quale la Regione era diventata proprietaria della struttura) e il rischio di dover rimettere in discussione tutta l’organizzazione logistica del Comune, a corto in questa fase di spazi propri.

Il Comune di Tortoreto, nei termini di legge, si opporrà a questa richiesta per evitare di dover sloggiare. Contestualmente si cercherà anche un percorso bonario e istituzionale per risolvere la questione.

 

 

Va detto che l’utilizzo dei locali dell’Arit (dove c’è anche un’ampia sala conferenze dove si tengono riunioni e anche alcuni consigli comunali di particolare rilevanza) non è a titolo gratuito, ma viene corrisposta una somma annua di circa 6 mila euro.

Una grana che potrebbe diventare tale qualora la situazione non sarà risolta in maniera bonaria. Toccherà ora al commissario straordinario Francesco tarricone trovare una mediazione con la Regione prima che la vicenda si trasformi in una sorta di antipatico contenzioso istituzionale.

 

 

 

 

 

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