Alluvione nel Teramano, Governo delibera stato di calamità

frana_salinelloRoma. Il Consiglio dei Ministri, questa mattina, ha deliberato lo stato di emergenza per calamità naturale per il territorio abruzzese per l’alluvione che ha colpito il territorio del teramano. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco Giuliante, che è stato informato direttamente dal ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli.

 

”E’ la prima volta che in tempi così brevi, rispetto agli eventi calamitosi che si sono verificati nel teramano, c’e’ una risposta da parte del Governo”, ha affermato Giuliante.

L’ordinanza avrà validità fino al 31 dicembre 2012 e riguarda esclusivamente la provincia di Teramo.

Dopo la dichiarazione dello stato di calamità, ci sarà una fase essenzialmente operativa con l’emanazione da parte della Protezione civile regionale di alcune ordinanze ad hoc per individuare le maggiori criticità. “Su questo punto gli uffici della Protezione civile sono già al lavoro” spiega Giuliante. “L’immediata dichiarazione dello stato di calamità è un successo soprattutto per le comunità locali che hanno avuto il merito di mettere in rete e a disposizione nel giro di poche ore tutto il materiale che ci era stato richiesto per avanzare formale istanza al Governo”. Secondo l’assessore, la dichiarazione del governo “è un atto importante, perché permetterà ai sindaci dei territori devastati dalle alluvioni di potersi muovere con procedure burocratiche più snelle per far fronte ai problemi post-alluvione”.

Soddisfatto il presidente della Provincia Valter Catarra, presente a Roma con il consigliere provinciale Diego Di Bonaventura, il senatore Paolo Tancredi ed il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.

“Non era affatto un esito scontato” ha dichiarato Catarra “nel 2009, ad esempio, non era stata concessa. Così come non è stata riconosciuta a regioni, come la Puglia o la Calabria. Molto ha inciso l’approvazione in Consiglio Provinciale prima e Regionale poi e importante è stato anche il contributo dei Comuni. A questo punto dobbiamo verificare i dettagli del provvedimento. Noi continueremo a fare il nostro lavoro e ringrazio tutti per la grande collaborazione. Merito anche dell’accurata documentazione presentata dalla Provincia, che in poche ore ha redatto oltre 160 schede molto esaustive. Di questo va dato atto all’assessore Elicio Romandini che dalla sera dell’alluvione non si è mai fermato e ai settori tecnici, i quali, oltre ad assicurare costantemente la loro presenza sul territorio per far fronte alle emergenze, si sono prodigati per adempiere anche agli aspetti amministrativi e formali connessi al riconoscimento della calamità naturale. Credo che in questo momento molto difficile per la comunità teramana, tutta la Giunta provinciale, abbia trovato, ognuno per la propria competenza, la maniera per supportare enti locali e cittadini a gestire le difficoltà. Non c’è dubbio” ha aggiunto ancora Catarra “che la collaborazione istituzionale fra le diverse forze politiche presenti in Consiglio e la pronta condivisione di un documento unanime ha reso più autorevole la nostra richiesta. Una virtuosa filiera istituzionale che ha visto schierati la Giunta e il Consiglio regionale in maniera eccezionale. Naturalmente, questo è solo il primo passo, ora attendiamo l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri per conoscere le risorse e le modalità quali si potrà far fronte, concretamente, agli interventi necessari”.

 

“Bene il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo ma ora servono i soldi” dichiarano i consiglieri regionali Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca. “Il primo passo per fronteggiare l’emergenza è stato compiuto ma adesso il teramano si aspetta che non resti un provvedimento fatto di soli intenti ma si trasformi in un concreto aiuto economico a favore dei territori colpiti. Non bisogna assolutamente lasciare sindaci, imprese e cittadini da soli, passata la tempesta bisogna che tutti insieme si tenga alta l’attenzione sulla provincia di Teramo affinchè vi siano le risorse necessarie per intervenire immediatamente sul territorio. L’auspicio è che la convergenza finora trovata sia a livello provinciale che in Consiglio regionale non vada dispersa, ma il clima unitario resti in piedi permettendoci di ottenere altri buoni risultati. Servono soldi subito per far ripartire l’erogazione dell’acqua potabile, la depurazione e la viabilità stradale nella provincia. Chiediamo che ci sia un adeguato ristoro alle numerose aziende ed attività produttive che hanno subito l’alluvione, in un momento difficile come quello che sta vivendo l’economia teramana è impensabile che queste aziende vengano lasciate da sole. Danni ingenti si registrano inoltre alle aziende turistiche della costa che tra un mese con le festività pasquali si ritroveranno ad affrontare la stagione estiva. Un sostegno va dato anche ai comuni che specie nella costa si ritrovano con un arenile invaso da fango, tronchi e rifiuti. Non certo un bel biglietto da visita per la provincia abruzzese che da sempre è il motore turistico dell’Abruzzo. La Regione non deve limitarsi a chiedere lo stato di emergenza ma deve scendere in campo direttamente affinchè si consegua un risultato pieno”.

Il Coordinamento provinciale del Partito Democratico e il Gruppo consiliare alla Provincia di Teramo del PD esprimono soddisfazione ed apprezzamento per il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri. “Si tratta” scrivono in una nota Robert Verrocchio ed Ernino D’Agostino “del frutto dell’azione unitaria svolta dalle Istituzioni locali e dalle forze politiche teramane ed abruzzesi ed è un doveroso riconoscimento della gravissima emergenza che ha colpito il nostro territorio. Il PD teramano auspica che tale provvedimento si traduca tempestivamente nell’assegnazione di adeguate risorse per gli interventi più urgenti di ripristino delle infrastrutture e di messa in sicurezza del territorio, nonché per il sostegno alle attività economiche pesantemente colpite dall’alluvione. Gli Enti Locali e la Regione Abruzzo hanno ora il compito di indicare con chiarezza e trasparenza le priorità e di dare corso ad una programmazione degli interventi che sia basata sulla corale partecipazione di tutti gli attori istituzionali”.

“L’unione delle forze è servita a raggiungere lo scopo” commenta il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro. “Ora ci sono i presupposti per il risarcimento dei danni. Quindi invito per l’ennesima volta i miei concittadini a trasmettere al Comune, nella maniera più sollecita possibile, apposita relazione compilando i moduli messi a loro disposizione”.

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