Roseto, birreria chiusa: le motivazioni della Questura

Come avevamo già anticipato, la chiusura per sette giorni del “God save the beer” a Roseto degli Abruzzi sta diventando un caso sui social con proteste da parte della clientela in merito alla decisione del Questore di Teramo, Enrico De Simone. 

Queste le motivazioni che hanno spinto la Questura ad emettere il provvedimento di sospensione temporanea dell’attività. “Il provvedimento questorile è stato adottato ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. a seguito dei controlli effettuati dagli uomini del Commissariato di P.S. di Atri che nello scorso mese di luglio,  nel corso di un servizio diretto a prevenire il fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti, avevano rinvenuto all’interno del locale, e, più precisamente nel cestino porta rifiuti del bagno, sostanza stupefacente, suddivisa in  3 distinti  involucri dei quali uno contenente  2.04 grammi di marjiuana e due contenenti rispettivamente 1.25 e 0.58 grammi di hashish, un trita erba e materiale vario per il confezionamento di “spinelli”, mentre all’esterno del locale ma nelle immediate adiacenze dello stesso, era stato rinvenuto un ulteriore involucro  in cellophane contenente 0.76 grammi di marjiuana, tutti verosimilmente abbandonati da clienti della birreria all’atto del controllo”.

Secondo i riscontri degli agenti di polizia, già nel settembre dello scorso anno, a seguito di specifici controlli effettuati da personale della Questura con l’Arta di Teramo, era stata accertata la violazione di cui all’art. 659 c.p. per disturbo alle occupazioni e al riposo delle persone, causato da una presunta irregolare gestione dell’attività di Roseto e per tali fatti era scattata anche una denuncia all’Autorità Giudiziaria.

“La chiusura ha quale obiettivo principale quello di preservare l’ordine pubblico, la moralità pubblica, il buon costume e la sicurezza del cittadino, tutelando interessi ritenuti prioritari rispetto a quelli privatistici espressi dal titolare dell’esercizio pubblico e creare un effetto dissuasivo nei confronti di soggetti pericolosi”.

 

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