Frane e allagamenti nel teramano: la Procura apre un’inchiesta

sottopasso_mosciano2Il sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, Davide Rosati, aprirà nelle prossime ore un fascicolo contro ignoti relativamente ai crolli di strade, ponti e viadotti a seguito del nubifragio che ha colpito la provincia di Teramo nella notte tra lunedì e martedì.

La magistratura vuole accertare, infatti, l’esistenza di eventuali responsabilità per gli ingenti danni alla viabilità provinciale e sul tavolo del procuratore stanno già arrivando i rapporti della polizia giudiziaria. L’attenzione sarà focalizzata sui crolli più significativi, che hanno interessato diverse arterie importanti del territorio, come la Teramo-Mare e la Pedemontana San Nicolò-Garrufo, oltre a numerose altre strade di collegamento tra i vari comuni che risultano seriamente compromesse.

discarica_tordinoIntanto, la Provincia di Teramo fa sapere che le acque in piena hanno eroso un tratto della sponda destra del fiume Tordino, in zona contrada Filetto, tra Giulianova e Roseto, distruggendo il sistema di sicurezza che separava il corso d’acqua dalla vecchia discarica di Coste Lanciano di Roseto e, quindi, trascinando a valle una consistente quantità di rifiuti. Il fronte eroso della discarica è di circa 300-400 metri. È quanto ha rilevato la Polizia provinciale nel corso dei controlli effettuati ieri pomeriggio nelle zone più colpite dall’alluvione. La pattuglia ha poi allertato le autorità competenti, cioè i due Comuni interessati, Roseto e Giulianova, la Capitaneria di porto, la Regione, l’Arta e la Prefettura, per gli interventi del caso. La zona era stata oggetto di un identico fenomeno erosivo nel mese di giugno 2009 e, proprio in seguito a questo incidente, l’amministrazione comunale di Roseto aveva realizzato il sistema di sicurezza.

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