Tortoreto, l’ultima meta di Pinuccio: commozione ai funerali del giovane morto sulla bonifica FOTO

Tortoreto. Palloncini bianchi e azzurri, i colori sociali della sua squadra. Le note di “Dillo alla Luna”, di Vasco Rossi, un motivetto intonato da un suonatore di “du bott” e gli amici del rugby, tutti in divisa.

 

 

Simboli, commoventi, per l’ultimo saluto ad Aldo Pinuccio Di Monte, il giovane di Tortoreto morto mercoledì mattina, sulla fondovalle Salinello, dopo una rovinosa caduta con lo scooter. Quasi per uno strano gioco del destino, lo stesso che ha messo fine alla sua vita, il funerale si celebra qualche ora più tardi dall’esatta ricostruzione della dinamica dell’incidente fatale.

 

Afa, lacrime, emozioni nella chiesa di Santissima Maria Assunta, gremita all’inverosimile nel giorno dei funerali di Pinuccio, il salumiere-rugbista amato da tutti. Disponibile, sempre pronto a dare una mano agli altri.

 

In un clima di grande commozione, tratteggiata nei volti dei tanti giovani presenti in chiesa, in tanti hanno voluto salutare Aldo. Padre Roland, nell’omelia, ha usato parole di conforto verso i familiari, gli amici e i colleghi di lavoro. Particolarmente toccante il saluto, alla fine della funzione religiosa, che Sandro Porrea, amico fraterno e presidente del Tortoreto Rugby, ha voluto regalare a Pinuccio.

 

Con la voce rotta dall’emozione, che ha contagiato tutti, Sandro Porrea ha tracciato un ricordo dell’amico di sempre. “Mai una parola fuori posto”, ha detto, ” mai un no, ma sempre disponibilità al sacrificio e all’impegno. Lo stesso impegno che ti ha portato a guadagnarti una maglia nella nostra squadra di rugby. Quel numero 14 che non indosserà più nessuno. Te ne sei andato troppo presto, non dandoci il tempo di ricambiare tutto quello che noi abbiamo avuto da te”. Discorso più volte interrotto dalla lacrime e dagli applausi dei tanti che gremivano la chiesa.

 

Poi il feretro è uscito dalla chiesa, portato a spalla dai compagni di squadra. Qualcuno, da una vettura, ha acceso lo stereo, irradiando nell’aria le note di Dillo alla Luna. Poi il corteo ha percorso qualche centinaia di metri, prima che la bara venisse messa nel carro funebre. Poi la grande famiglia del rugby ha salutato Pinuccio con il classico coro di incitamento, udito mille volte in campo. L’ultima meta, la più triste, prima del viaggio verso il cimitero di Mosciano.

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