Diritto allo studio, borse di studio e ripartizione fondi: la condanna dell’Udu Teramo

udu_teramo_bandieraTeramo. Anche l’Unione degli Universitari di Teramo si unisce al coro di forte condanna espresso nei giorni scorsi dai “colleghi” aquilani, circa la ripartizione del fondo di intervento integrativo sul Diritto allo Studio per l’ erogazione delle borse di studio per l’ anno 2009. E’ noto ormai, infatti, che il Fondo di intervento integrativo per l’erogazione delle borse di studio per l’anno 2009, pari a 3 milioni 196 mila euro, destinato a tutti gli studenti idonei iscritti all’Università degli Studi dell’Aquila con il fine di garantire il conseguimento della borsa di studio non  ricevuta a causa del grave sisma, sia stato ripartito tra tutti e tre gli atenei abruzzesi (L’Aquila, Teramo, Chieti).

Una ripartizione avutasi, sembra, a seguito di una mail inviata il 12 novembre 2009,  dall’assessore regionale Paolo Gatti alla Commissione “Istruzione, Lavoro, Ricerca e Innovazione” della Conferenza delle Regioni con la quale, appunto, chiedeva che tale fondo non fosse destinato esclusivamente agli studenti aquilani bensì a tutti gli studenti abruzzesi.

La modifica è stata effettuata dalla commissione e, il decreto è stato, quindi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 19 aprile 2010.

“Come universitari teramani e come Unione Degli Universitari di Teramo” scrive l’Udu “non possiamo che condannare e chiedere spiegazioni all’assessore Gatti”. E ricorda, a proposito che il 2 luglio scorso la Regione Abruzzo annunciava: “Il Ministero, in considerazione degli eventi sismici che hanno interessato il territorio abruzzese, al fine di garantire il conseguimento della borsa di studio agli studenti idonei iscritti nelle università abruzzesi, e in particolare in quella di L’Aquila, ha destinato una quota aggiuntiva di 3.196.172,49 euro da erogare interamente alla provincia di L’Aquila”. Il 29 novembre 2010, tale protocollo viene di fatto disatteso con una nuova comunicazione inviata alle tre Aziende per Diritto allo Studio da parte della Regione Abruzzo, in cui si ritrattava interamente la precedente destinazione della quota, decidendo una nuova ripartizione del fondo, ridimensionato, tra l’altro, a  2.551.665,62 euro. Il 50% all’Azienda per il diritto agli studi universitari del’Aquila; il restante 50% della somma è ripartito in parti uguali tra le aziende di Chieti, L’Aquila e Teramo.

“L’Udu Teramo ritiene vergognosa la gestione da parte della Regione Abruzzo del Diritto allo Studio e inqualificabile la ripartizione di un fondo che, giustamente, doveva essere destinato interamente agli studenti universitari aquilani. Non possiamo che ritenere strumentali le risposte del presidente Chiodi in difesa di tale scelta scellerata che attribuisce il cambio di ripartizione del fondo alla presenza di studenti aquilani nell’ Università teramana. Vogliamo ricordare al presidente Chiodi che le borse di studio hanno come criterio il reddito e non la provenienza geografica. Per altro se si fosse avuta la volontà di aiutare gli studenti provenienti dall’Aquila si sarebbero potute attuare tante agevolazioni. Cosa che puntualmente non è stata fatta! Ci sembra chiaro che la scelta del presidente Chiodi e dell’assessore Gatti sia una vera e propria spoliazione nei confronti degli studenti universitari aquilani. Chiediamo,quindi, che la quota del fondo di intervento integrativo per le borse di studio venga destinata per intero all’Adsu aquilana come da disposizione ministeriale”.

 

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