Sant’Egidio, maltrattamenti in famiglia: scatta il divieto di avvicinamento compagno violento

Sant’Egidio alla Vibrata. Il giudice lo allontana da casa per i continui maltrattamenti alla convivente.

 

Per un uomo di Sant’Egidio, N.R. di 50 anni, è scattato il divieto di avvicinamento alla compagna (oramai ex), mantenere una distanza di 500 metri dai luoghi da lei frequentati e l’assoluto divieto di comunicare con la donna, con qualsiasi mezzo. La misura cautelare coercitiva, firmata dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, è stata notificata al 50enne nelle ultime ore dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata.

 

 

Indagine effettuata dai militari diretti dal luogotenente Mario De Nicola, nel corso delle ultime settimane, dopo aver ricevuto la denuncia della donna, che ha raccontato di essere destinataria di una serie di angherie e maltrattamenti da parte del convivente. L’indagine, che si è arricchita da una serie di riscontri, è stata coordinata dal sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, che ha poi chiesto e ottenuto dal gip l’applicazione della misura cautelare.

L’indagine. Minacce, violenze e angherie secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, proseguivano da circa un anno e almeno fino allo scorso 15 luglio. La donna, in una circostanza, sarebbe stata costretta ad un rapporto sessuale sotto minaccia. Maltrattamenti che in alcune occasioni avevano come testimoni i due figli minorenni della coppia.

 

Oltre alla denuncia a carico dell’uomo, dunque, sono scattati una serie di divieti (compreso quello di mantenere una distanza minima dalla 45enne di almeno 500 metri) che dovranno essere necessariamente rispettati.

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